Anche quest’anno, nella Badia di San Michele, a Monticchio Laghi, Padre Giuseppe Cappello rende noto a tutti i fedeli la possibilità di vivere la grazia dell’Indulgenza della Porziuncola, detta anche Perdono d’Assisi o Grande Perdono, attraverso un programma di celebrazioni.
La partecipazione dei singoli fedeli costituirà un’occasione di grande testimonianza ecclesiale.
Ma perché di questa tradizione?
Tutto ebbe inizio nel 1216.
A tal proposito, il diploma di fr. Teobaldo, vescovo di Assisi, ci fornisce un quadro di ciò che sarebbe avvenuto.
Secondo questo racconto, S. Francesco, mentre pregava in ginocchio innanzi al piccolo altare della Porziuncola, in una imprecisata notte del Luglio 1216, ebbe l’apparizione di Gesù e Maria seduti sul trono, immersi in un’accecante luce e circondati da una schiera di angeli.
Il Figlio di Dio domandò al futuro santo quale grazia desiderasse per il bene degli uomini e come risposta ottenne:
“Poiché è un misero peccatore che Ti parla, o Dio misericordioso, egli Ti domanda pietà per i suoi fratelli peccatori; e tutti coloro i quali, pentiti, varcheranno le soglie di questo luogo, abbiano da te o Signore, che vedi i loro tormenti, il perdono delle colpe commesse”.
La benevolenza del Redentore emerse nella scelta di assecondare tale affermazione:
“Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande, ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai.
Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza”.
Recatosi da Papa Onorio III, il servo di Dio riferì della richiesta divina, per la quale affermò di desiderare in cambio “Non anni, ma anime”.
Disse, infatti:
“Chiunque verrà a questa chiesa confessato e contrito, sia assolto da tutti i suoi peccati, da colpa e da pena, in cielo e in terra, dal dì del battesimo infino al dì e all’ora ch’entrerà nella detta chiesa”.
Non era usanza della corte romana accordare un’indulgenza simile, a meno che non si fosse crociati, ma, nonostante l’opposizione della Curia, il pontefice gli accordò quanto espresso.
Quando l’umile beato fece per andar via, il Papa attirò la sua attenzione con queste parole:
“O semplicione dove vai? Quale prova porti tu di tale Indulgenza?”.
Francesco asserì:
“Per me è sufficiente la vostra Parola.
Se è opera di Dio, tocca a Lui renderla manifesta.
Di tale Indulgenza non voglio altro istrumento, ma solo che la Vergine Maria sia la carta, Cristo sia il notaio e gli Angeli siano i testimoni”.
La Badia di “S. Michele” a Monticchio dedicherà una giornata al solenne appuntamento religioso.
Nel corso delle giornate sarà offerta anche la possibilità di confessarsi.
Ecco descritte le condizioni necessarie per lucrare l’lndulgenza della Porziuncola e le corrispondenti disposizioni con cui il fedele dovrà chiederla al Padre delle misericordie:
- ricevere l’assoluzione per i propri peccati nella Confessione sacramentale, celebrata nel periodo che include gli otto giorni precedenti e successivi alla visita della chiesa della Porziuncola, per tornare in grazia di Dio;
- partecipazione alla Messa e alla Comunione eucaristica nello stesso arco di tempo indicato per la Confessione;
- visita alla chiesa della Porziuncola, dove si rinnova la professione di fede, mediante la recita del Credo, per riaffermare la propria identità cristiana e del Padre Nostro, per riaffermare la propria dignità di figli di Dio ricevuta nel Battesimo;
- una preghiera secondo le intenzioni del Papa, per riaffermare la propria appartenenza alla Chiesa, il cui fondamento e centro visibile di unità è il Romano Pontefice. Normalmente si recita un Padre, un’Ave e un Gloria; è data tuttavia ai singoli fedeli la facoltà di recitare qualsiasi altra preghiera, secondo la pietà e la devozione di ciascuno verso il romano pontefice.
Quest’anno ricorre l’VIII Centenario dell’Indulgenza della Porziuncola.
Provvidenzialmente questa ricorrenza felice colloca all’interno dell’Anno santo straordinario della Misericordia voluto da Papa Francesco.
Anche Melfi dedicherà degli eventi speciali per il Perdono d’Assisi.
In particolare la Chiesa di Sant’Antonio appartenente alla Parrocchia Cattedrale “S. Maria Assunta” ha organizzato veglia di preghiera e raduno di fedeli per passare sotto la Porta Santa.
Di seguito la locandina con gli appuntamenti all’Abbazia San Michele di Monticchio in programma il 2 Agosto e il programma degli eventi religiosi previsti a Melfi alla Chiesa di Sant’Antonio.