Da 489 anni a Melfi religione e storia si mescolano nel giorno di Pentecoste.
Nella “Pasqua di sangue” del 1528 le truppe francesi misero a ferro e fuoco la città, allora sotto il dominio spagnolo, mietendo più di 3000 vittime. I superstiti trovarono rifugio tra i boschi del Monte Vulture, presso la chiesetta rupestre dello Spirito Santo, e lì attesero i rinforzi spagnoli che giunsero effettivamente il giorno di Pentecoste, liberando la città dall’invasione francese.
Da allora si ripete il tradizionale rito della rievocazione storica che nel corso dei secoli è diventato uno degli appuntamenti più importanti non solo per la città ma anche per i numerosi turisti che affollano le vie del borgo e partecipano alle varie manifestazioni in programma quest’anno nelle giornate di Sabato 3 e Domenica 4 Giugno.
Tra i momenti più attesi l’incendio e la presa della Porta Venosina nella serata di Sabato, il corteo storico di Domenica che dalle 9:45 a partire dalla stazione attraverserà le vie del centro storico, e l’esibizione degli sbandieratori in Piazza Duomo.
L’evento si concluderà con la spettacolare presa e incendio del Castello.
Gli organizzatori stanno sistemando gli ultimi dettagli prima di annunciare il programma completo che si preannuncia, anche quest’anno, davvero spettacolare.
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