A Settembre il governo Meloni dovrà decidere se rinnovare o meno le misure prorogate a Giugno per fronteggiare il caro in energia.
Come spiega today “in primis c’è il bonus sulle bollette di luce e gas che interessa gli utenti con Isee fino a 15mila euro o fino a 30mila euro per le famiglie con più di quattro figli.
Il potenziamento in bolletta dei bonus sociali e lo sconto in fattura per le famiglie che vivono in condizioni di disagio economico e fisico era stato confermato con un decreto varato lo scorso 27 giugno e valido per il successivo trimestre.
Dunque fino al 30 settembre.
A partire da ottobre, se l’esecutivo non dovesse intervenire, molti italiani si troveranno a pagare una bolletta maggiorata.
A meno che le tariffe non scendano da sole.
Con lo stesso decreto il governo aveva poi rinnovato per il terzo trimestre la riduzione dell’Iva al 5% sulle somministrazioni di gas metano per usi civili e industriali e prorogato anche l’azzeramento degli oneri di sistema per il settore del gas e l’aliquota Iva ridotta al 5% per il teleriscaldamento e per l’energia prodotta con il gas metano.
La maggioranza è dunque chiamata a valutare se prorogare le agevolazioni in questione che comunque portano un risparmio in bolletta a molti cittadini.
Nel complesso il decreto bollette era costato 800 milioni di euro.
Se vuole rifinanziarlo l’esecutivo dovrà trovarne altrettanti.
L’intenzione sembra al momento quella di rinnovare le misure.
Il ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin ha detto che i bonus per le bollette hanno rappresentato “uno sforzo economico imponente che porteremo avanti”.
Ma se ne riparlerà inevitabilmente dopo l’estate.
Come spiegavamo sopra il bonus sociale sulle bollette non spetta a tutti gli utenti, ma interessa una fascia di popolazione con requisiti ben specifici, primo fra tutti l’Isee: l’indicatore che misura la situazione economica dei nuclei familiari deve essere uguale o inferiore a 15mila euro annui.
L’unica eccezione su questo tetto Isee è rappresentata dalle famiglie numerose con almeno quattro figli a carico, che possono usufruire del bonus se attestano un indicatore annuo di 30mila euro.
Per quanto riguarda l’agevolazione sull’elettricità, per avere diritto al bonus “pieno” è necessario avere un indicatore Isee non superiore a 9.530 euro, oppure almeno quattro figli a carico (e Isee non superiore a 30mila euro).
Oppure bisogna essere un nucleo familiare titolare di reddito di cittadinanza o pensione di cittadinanza.
Nel trimestre luglio-settembre 2023 i valori dell’assegno, che comprende anche la cosiddetta “compensazione integrativa temporanea”, sono i seguenti:
- per nuclei di 1-2 componenti il bonus è di 120,45 euro e 20,24 per l’integrazione;
- per nuclei di 3-4 componenti è 149,65 e 23,92 euro;
- per famiglie sopra i 4 componenti il bonus è invece 167,9 più 24,84 euro (in totale 192,74 euro, quindi);
- per i nuclei familiari con un Isee compreso tra 9.530 e 15mila euro, il bonus viene riconosciuto ma in misura ridotta, ovvero l’80% rispetto al bonus ordinario: quindi per nuclei di 1-2 componenti il valore del bonus ordinario e della compensazione integrativa temporanea è di 96,36 euro più 16,19 euro di integrazione; per i nuclei di 3-4 componenti si scende a 119,72 e 19,14 euro; per le famiglie sopra i 4 componenti si ha diritto a 134,32 e 19,87 euro.
Quanto al bonus gas, oltre al numero dei componenti del nucleo familiare per l’Isee, si deve considerare anche la categoria d’uso della fornitura agevolata e la zona climatica in cui è ubicata la fornitura (in questo articolo spieghiamo nel dettaglio come funziona)”.