“La Basilicata in dieci anni ha perso circa 23 mila giovani, quasi il 17% della popolazione giovanile.
Un dato (rapporto Cgia) che deve far scattare l’immediata reazione della politica e delle giovani generazioni se non vogliamo che la Basilicata sia condannata a diventare una regione senza giovani“.
Lo afferma Carmine Ferrone (Pd, consigliere Provincia Potenza) che aggiunge:
“le motivazioni principali, in parte legate alla denatalità, sono riferite alla mancanza di lavoro qualificato e di opportunità che consentano ai nostri ragazzi di soddisfare le proprie aspirazioni.
In questa legislatura alla Regione le politiche giovanili sono completamente scomparse da ogni programma, salvo a diventare annunci di progetti ed iniziative (con risorse finanziarie dissipate specie nella formazione) e propaganda.
So bene che non esiste una ‘bacchetta magica’ per invertire questa tendenza, particolarmente diffusa al Sud, ma non provarci per la classe politica dirigente di questa regione è una grave ‘colpa’ che i giovani non perdoneranno mai.
Con l’avvio del nuovo anno scolastico ci sono le condizioni, da subito per qualificare la formazione degli studenti e delle studentesse per metterli alla pari con i loro coetanei del Nord e dei Paesi Europei.
Non si sottovaluti che il tasso di abbandono scolastico da noi è vicino al 9% e che i livelli di apprendimento scolastico sono considerati tra i più bassi d’Europa, mentre cresce anno per anno il numero di giovani che non studiano, non lavorano, non sono in formazione.
Dall’istruzione al lavoro il passo dei diritti negati è evidente.
In proposito, siamo in attesa di avere dati certi sui risultati del Programma GOL destinato anche ai giovani senza lavoro.
Sono temi questi che si intrecciano con il fattore spopolamento dei piccoli comuni e che se non affrontati adeguatamente non daranno alcun futuro alla nostra regione.
E almeno noi non siamo disposti ad accettare la ‘condanna’ di regione ‘nemica dei giovani'”.