La Confsal Basilicata lancia “Obiettivo 131” , ovvero invitare tutti i comuni lucani ad intitolare un luogo pubblico alle vittime sul lavoro.
Obiettivo 131 è una delle tante iniziative che la Confsal Basilicata promuove sul territorio, per tenere, sempre, accesi i riflettori su questa piaga sociale ingombrante.
“Non è la soluzione ma serve a dar vita a quella rivoluzione culturale di cui la Confsal parla da diversi anni ormai.”
A spiegarlo è il segretario regionale Gerardo de Grazia, che prosegue:
” Come Confsal insieme alla nostra federazione dei metalmeccanici, la Fismic-Confsal abbiamo posto l’attenzione sul tema, coinvolgendo istituzioni, lavoratori e professionisti del settore della sicurezza.
Riteniamo che il primo passo sia quello di sensibilizzare e formare.
Nel lontano 2018 abbiamo parlato di un tema da portare nelle scuole come accaduto precedentemente con le vittime della strada.
Non è più tollerabile che delle persone perdano la vita lavorando distruggendo, in un attimo, i progetti di una vita.
Dietro ogni vittima c’è il dramma di una famiglia!
A livello nazionale abbiamo presentato all’INAIL e al governo, il ‘Decalogo della prevenzione partecipata’, un pacchetto di 10 proposte che consiste in:
1) Creare un’agenzia o polo nazionale, quale soggetto unico deputato a coordinare prevenzione e vigilanza, informazione e formazione, assistenza e consulenza in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
2) Educare le nuove generazioni alla cultura della sicurezza inserendo nei programmi didattici della scuola secondaria La salute e sicurezza del lavoro come disciplina scolastica obbligatoria.
3) Diffondere una ‘prevenzione partecipata’ con il coinvolgimento attivo di tutti i lavoratori, mettendo la loro partecipazione al centro dell’azione di prevenzione unitamente a tutti gli attori coinvolti nel sistema di prevenzione.
4) Promuovere la diffusione di Mog-Sgsl – Sistemi di gestione della salute e sicurezza del lavoro – incentivandone economicamente l’adozione da parte delle aziende, tramite il credito di imposta e/o l’esenzione temporanea dal contributo Inail.
5) Favorire l’instaurarsi di un rapporto di cooperazione e collaborazione tra gli organi di vigilanza dello Stato e le aziende, dando a esse la possibilità di verificare preventivamente la propria situazione effettiva sul rispetto delle norme sulla sicurezza, per poter così rimediare alle difformità rilevate.
6) Incrementare fortemente l’organico degli ispettori tecnici per la sicurezza sul lavoro in modo che la vigilanza sull’applicazione della normativa abbia anche una funzione preventiva; assumendo a tal fine migliaia di giovani qualificati con adeguata preparazione nel campo ingegneristico, tecnico e scientifico.
7) Potenziare e migliorare la formazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza – RLS per ridurre il disequilibrio che si riscontra nella preparazione tecnica dei RLS rispetto alle altre figure aziendali impegnate nel sistema di prevenzione e protezione.
8) Garantire qualità ed efficacia alla preparazione delle principali figure di sistema, dando applicazione sollecita e concreta alle modifiche normative previste dal decreto legislativo 146/2021 (Legge 215/2021), per realizzare i cambiamenti previsti nell’ambito della formazione.
9) Potenziare il sostegno alle iniziative di prevenzione tramite la formazione, l’informazione e la consulenza attraverso maggiori investimenti da parte dell’Inail rispetto a quelli che attualmente mette a disposizione del tessuto produttivo del Paese.
10) Incrementare le risorse per la ricerca scientifica prevenzionale su infortuni e rischi emergenti, tramite l’INAIL, le Università e gli altri enti di ricerca, assicurando che i risultati dei progetti completati vengano resi più agevolmente accessibili per il trasferimento al mondo produttivo e alle parti sociali.
Solo dando vita a una rivoluzione culturale che parta dal rispetto della vita si può arrivare a rispettare il lavoro”.
Di seguito la locandina con i dettagli.