Iniziata la Coppa d’Autunno a Melfi, il “Raduno di precisione delle auto d’epoca e sportive moderne con rievocazione storica di autoregolarità 1949 Coppa d’Autunno – targa ing. Michele Pastore”.
Dopo la verifica tecnica e sportiva, gli equipaggi provenienti dalle varie parti d’Italia hanno visitato il Museo Diocesano e la Sala Spinelli, dove è stato proiettato un film sul “pilota più veloce del mondo”.
A fare da guide, i giovanissimi del Fai che hanno illustrato agli ospiti le principali caratteristiche della Cattedrale.
Nel panorama dei Musei Ecclesiastici italiani, questo di Melfi costituisce “un singolare e completo esempio di residenza vescovile del XVIII secolo.
Quattro gli elementi che concorrono all’eccellente qualificazione del sito:
- la lunga ed armoniosa facciata;
- il monumentale scalone di accesso al piano nobile;
- le raffinate sale affrescate, tra cui quella del trono, dell’antica biblioteca e la cappella palatina;
- lo scenografico giardino all’italiana, arricchito da busti marmorei settecenteschi.
Al piano terra sono collocati pregevoli suppellettili sacre e strumenti liturgici in argento ed eleganti e raffinati paramenti liturgici utilizzati dai Vescovi nelle solenni funzioni religiose, mentre al piano nobile trova posto la pinacoteca costituita da opere pittoriche e scultoree che vanno dal sec XV al XVIII.”
Interessante anche la visita alla Sala dedicata a monsignor Antonio Maria Spinelli, patrizio napoletano e mecenate, vescovo di Melfi dal 1697 al 1724, cultore di opere di grande pregio artistico, dal trono vescovile al pulpito e all’organo.
Situata al piano terra del Palazzo Diocesano, la Sala Spinelli ha ospitato all’inizio del secolo scorso la tipografia Del Secolo per poi diventare circolo ricreativo dell’Azione Cattolica.
In questo periodo, a causa di una scrostatura dell’intonaco, in un angolo, si intravide la figura di un galletto.
Eseguiti dei saggi, si scoprì una decorazione diffusa sull’intera volta, con la presenza di elementi decorativi che risalgono al Seicento.
Mancano oggetti sacri, per cui si ritiene che l’intero impianto pittorico rappresenti il momento della liberazione della città ad opera dell’esercito spagnolo di Carlo V (1528).
Gli equipaggi hanno infine assistito alla proiezione del film sul “pilota più veloce del mondo”, Raffaele “Ralph” De Palma, il contadino foggiano diventato in America star del firmamento automobilistico mondiale per l’incredibile numero di gare complessivamente vinte in carriera: 2.557 su 2.889 disputate.
Di lui si ricorda l’impresa che lo vide protagonista alla 500 Miglia di Indianapolis del 1912 quando, dopo aver guidato la corsa per 196 giri, a due giri dal termine incorse in un’avaria meccanica alla sua vettura; a questo punto, con l’aiuto del suo meccanico, De Palma spinse a mano l’auto fino alla linea del traguardo nel tentativo di potere in ogni caso essere classificato.
Ecco le foto del raduno e una antica risalente al 1954.