E’ la Basilicata, insieme alla città di Bolzano, a detenere il primato di peggior consumatore di frutta e verdura in Italia.
Secondo una recente indagine ISTAT, la Basilicata è si la Regione in cui le donne hanno guadagnato più giorni di vita in cinque anni, tra il 2006 e il 2010 (365 giorni contro un guadagno medio delle donne in Italia di 183 giorni nello stesso periodo di tempo), ma, al contempo, è anche la Regione con la minore percentuale di cittadini che consuma le quantità raccomandate di frutta e verdura.
Infatti in Basilicata solo l’1,7% della popolazione consuma in media le 5 o più porzioni di verdura, ortaggi e frutta al giorno.
Percentuale minima in Italia, considerata che la media nazionale si attesta intorno al del 4,7%.
Media, tra l’altro, che supera di poco i 200gr pro capite e che secondo il Ministero della Salute, non è sufficiente a consentire e mantenere il costante apporto di numerosi nutrienti e benefici.
La quantità di consumo consigliata dal Ministero stesso, si aggira infatti attorno ai 400gr di frutta e altrettanti di verdura pro capite.
Il maggior punto di forza di questi alimenti è sicuramente la capacità di provocare un’elevata sensazione di sazietà pur non avendo generalmente un elevato contenuto calorico, ed è per questo che sono sempre inserite nelle diete ipocaloriche.
Quest’aspetto dell’alimentazione è spesso trascurato ma si tratta in realtà di un elemento fondamentale: le sensazioni collegate all’appetito e alla sazietà sono alla base della produzione di sostanze organiche come l’insulina e in generale influenzano la capacità delle persone di autoregolarsi durante i pasti.
Inoltre, frutta e verdura contengono una elevata quantità di antiossidanti in grado di contrastare l’azione dei radicali liberi.
Questi ultimi, presenti tra l’altro in molte sostanze nocive a cui siamo quotidianamente esposti, possono provocare seri danni al DNA e ad altre aree delle cellule umane, favorendo l’insorgenza di svariate patologie; questa interazione negativa è contrastata proprio dagli antiossidanti stessi, presenti in abbondanza in frutta e verdura a condizione che queste siano fresche o meglio ancora provenienti da coltivazioni biologiche.
Gli esperti consigliano di:
“Integrare frutta e verdura in quella che è la nostra alimentazione giornaliera favorirà anche il benessere fisiologico dell’organismo.
Un primo passo potrebbe essere l’utilizzo di frutta e verdura per la preparazione di spuntini, in sostituzione di merendine e snack preconfezionati che sono spesso saporiti ma sbilanciati dal punto di vista nutrizionale.
La regola è semplice:
- consumare 5 volte al giorno piccole porzioni di frutta (100/150 g al pezzo) e verdura (200 g) circa ogni 3 ore, così da rendere stabile il valore di zucchero nel sangue (glicemia) durante la giornata e migliorare la sazietà;
- i frutti possono essere inseriti 3 volte al giorno alla fine di un pasto principale e/o come spuntino “spezza fame”;
- le verdure non dovrebbero mai scendere sotto le 2 volte al giorno, come contorno o piatto di pietanza principale”.
Consumare frutta e verdura ha dunque molteplici vantaggi, speriamo quindi che anche nella nostra regione migliorino le abitudini alimentari con l’incremento del consumo di questi alimenti.
Siete d’accordo?