A partire dal 2022-2023 è stata decisa una diminuzione delle ore e del periodo complessivo di attività dei termosifoni per calmierare e contenere i costi del gas.
Per chi abita in un condominio o ha un sistema di riscaldamento centralizzato, come fa sapere skytg24, l’accensione dei termosifoni dipende dalla normativa in vigore e dalla decisione dell’assemblea condominiale.
Dalla stagione 2022-2023, per far fronte ai rincari del costo del gas, è stata imposta una diminuzione delle ore e del periodo complessivo di riscaldamento.
Il sito luce-gas elenca date e orari per ogni fascia climatica per la stagione invernale 2023/2024.
ZONA F: Qui rientrano i Comuni più freddi, tra cui le province di Cuneo, Belluno e Trento.
In queste città si registrano Gradi Giorno superiori a 3.000 e proprio per questo motivo gli impianti di riscaldamento centralizzati possono essere accesi (e spenti) senza alcuna limitazione.
ZONA E: In questa area climatica (o fascia climatica) ci sono i Comuni che non sono freddi come i precedenti, ma che comunque hanno temperature che tendono a essere molto basse.
Proprio per questo motivo, la legge prevede la possibilità di tenere accesi i riscaldamenti centralizzati dal 22 ottobre al 7 aprile per una durata giornaliera massima di 13 ore.
All’interno di questa area rientrano alcuni Comuni di Lombardia e Piemonte (Milano, Torino, ecc.), dell’Emilia-Romagna(Bologna) e tutte le città con Gradi Giorno compresi tra 2.101 e 3.000.
Ad esclusione delle province già citate, la Zone E include tra le principali: Alessandria, Aosta, Bergamo, Brescia, Como, Bolzano, Modena, Parma, Padova, Reggio Emilia, Rimini, Trieste, Gorizia, Piacenza, Ravenna, Venezia, Udine, Verona, Perugia, Rieti, Frosinone, Campobasso, L’Aquila e Potenza.
ZONA D: La Zona D include province con Gradi Giorno tra 1.401 e 2.100 per le quali è prevista la possibilità di tenere accesi i riscaldamenti dal 8 novembre al 7 aprile di ogni anno per una durata giornaliera massima di 11 ore.
In questa fascia climatica rientrano, tra le principali, le province di: Roma, Ancona, Genova, Firenze, Pescara, La Spezia, Livorno, Grosseto, Lucca, Macerata, Pisa, Pesaro, Viterbo, Avellino, Siena, Chieti, Foggia, Matera, Teramo e Vibo Valentia.
ZONA C: La zona C è contraddistinta da un clima più mite rispetto alle precedenti ed include tutte le province con Gradi Giorno tra 901 e 1.400. Il riscaldamento può essere acceso dal 22 novembre al 23 marzo, con una durata massima giornaliera di nove ore.
Tra le principali province che rientrano in questa zona possiamo citare: Napoli, Latina, Caserta, Salerno, Bari, Brindisi, Benevento, Catanzaro, Cagliari, Lecce, Ragusa, Cosenza, e Taranto.
ZONA B: La zona B inizia ad essere una fascia climatica dal clima piuttosto caldo ed include le province con Gradi Giorno tra 600 e 900. I termosifoni qui possono essere accesi dal 8 dicembre al 23 marzo per un totale di sette ore al giorno.
All’interno della zona B rientrano, tra le altre, le province di: Palermo, Siracusa, Trapani, Reggio Calabria, Agrigento Messina, e Catania.
ZONA A: La zona A è quella con la minore durata (espressa in giorni/anno e ore max/giorno) prevista per l’accensione dei riscaldamenti. In questa particolare fascia climatica rientrano infatti le province italiane più calde, con Gradi Giorno inferiori a 600. Proprio per questo motivo, la Legge prevede la possibilità di accendere i riscaldamenti solamente dal 8 dicembre al 7 marzo di ogni anno, per cinque ore al giorno.
In questa zona rientrano solo tre Comuni: Lampedusa, Linosa, Porto Empedocle.