Riceviamo e pubblichiamo una nota del PSI Basilicata:
“E’ arrivato il momento dell’acqua, oppure aspettiamo lo scoppio di un’altra sciagurata guerra?
E’ la domanda che rivolgiamo al Presidente Bardi che, a fatica, dopo lo scoppio del conflitto Russo-Ucraino, ha accettato la proposta delle società petrolifere per la distribuzione in favore dei lucani del bonus gas.
E’ chiaro che le famiglie lucane hanno accolto di buon grado la proposta delle compagnie petrolifere dell’abbattimento del costo del gas; un’esperienza ben vista dai cittadini che hanno percepito direttamente il beneficio delle compensazioni ambientali dovute per lo sfruttamento del sottosuolo.
Visto che il Governo lucano non è riuscito in questi 5 anni ad espandere il tessuto industriale e l’occupazione, in calcio d’angolo, negli ultimi metri di questa legislatura potrebbe recuperare credibilità con una manovra sull’acqua.
Recuperare, si, perchè c’è da recuperare l’ingiustificato aumento delle tariffe dell’acqua che il governo Bardi ha voluto addebitare alle famiglie lucane nel 2021. Due anni fa i socialisti sollevarono la questione prima, durante e dopo l’assemblea di Acquedotto Lucano, insieme a un numeroso gruppo, anche se non maggioritario, di coraggiosi sindaci.
Non era necessario aumentare le tariffe in piena pandemia.
Durante la crisi sanitaria e la conseguente caduta dei redditi, nel biennio 2020/2021, la Regione Basilicata cosa fece?
Aumentò del 15% la tariffa dell’Acqua potabile. Un controsenso.
Ora, però, il Governo regionale potrebbe recuperare.
Sappiamo che le risorse finanziarie ci sono e quindi possiamo chiedere al Presidente Bardi di restituire ciò che in questi 3 anni è stato ingiustamente tolto ai lucani.
Uno spazio vitale, misurato nel prelievo aggiuntivo sull’acqua, oggi potrebbe essere recuperato con l’ultima manovra di bilancio che la Regione si appresta a varare prima di chiudere la legislatura.
Il Presidente Bardi non deve avere alcun timore di legare la distribuzione di soldi ai lucani, solo perchè siamo a pochi mesi dalle elezioni.
E se pure fosse?
Si vergognerebbe?
Si preoccuperebbe di chi parlerebbe di “bonus elettorale”?
Potrebbe sempre replicare ai critici bollandoli come malelingue avverse all’interesse dei cittadini lucani. E che ci vuole?
Invece, al contrario, con il bonus acqua le elezioni diventerebbero una festa, una festa con molti significati.
Ma a noi socialisti interessa innanzitutto il bene della nostra popolazione.
Che ben venga, finalmente, il bonus acqua, è giusto concederlo, i Lucani se lo meritano.
Noi lo chiediamo da 3 anni per azzerare l’aumento ingiustificato del costo dell’acqua.
In una Regione esangue, che perde abitanti, dove non si vedono nuovi insediamenti industriali da molto tempo (anche perchè nessuno li va a cercare), dove i posti di lavoro diminuiscono, dove non si riescono a trovare soluzioni per i disoccupati e per i percettori del reddito minimo di inserimento, ottenere un piccolo sollievo, come la riduzione (anzi chiediamo proprio l’azzeramento) della tariffa dell’acqua non sarebbe un delitto, anzi.
Si dirà che aiuterebbe anche a ridurre gli allacciamenti abusivi.
Forza Presidente, coraggio, proviamo a farlo, non abbia tentennamenti.
Anche se queste misure non erano previste nel piano strategico approvato dal Consiglio Regionale a gennaio 2022, anche se Lei non aveva programmato di farlo, non ha senso avere remore o timori di sorta.
I Lucani capiranno bene le sue concrete intenzioni e mai e poi mai si permetteranno di sovrapporre la sua immagine a quella del personaggio “Cetto Laqualunque”.
L’impegno e la concretezza alla fine pagano e, si dirà, per una volta pagano direttamente nelle tasche dei cittadini che, anche se disoccupati o se emigrati in altre Regioni, potranno sentirsi per una volta al centro dell’attenzione e benedire l’arrivo delle elezioni”.