Con l’intento di incentivare e tramandare la tradizione identitaria del Presepe in seno alle famiglie e alla comunità, pratica ormai sovrastata da altri eventi che nulla hanno a che fare con il Natale e con la tradizione del Presepe, i “Presepi in Stile Orientale” realizzati da Dino Gallicchio hanno la caratteristica di essere delle scenografie ambientate in uno scorcio di quello che potrebbe essere stato un tipico villaggio palestinese nei luoghi e nel tempo dove è avvenuta la nascita di Gesù.
Lo scorso anno ha esposto due lavori a Rieti per l’evento “La Valle del primo Presepe” VI° edizione ricevendo apprezzamenti e note di merito.
Questo Natale invece, in occasione anche degli eventi organizzati per gli 800 anni dal primo presepe di San Francesco, sono esposizione due suoi diorami presepiali in altrettanti mostre a carattere nazionale: il primo a Verona, alla rassegna “Presepi dal Mondo” organizzata dalla “Fondazione Verona per l’Arena”, un altro a Pesche (IS) per il XX° Contest “I Presepi nel Presepe”, oltre ad altre due realizzazioni esposte in provincia di Potenza: il primo al Palazzo Gaeta di Pignola (PZ) nella mostra presepiale organizzata dalla locale sezione della FI.DA.PA e il secondo di circa 20 mq allestito c/o la Chiesa Madre di Rionero in V. (PZ) giunto alla settima edizione.
La caratteristica che accumuna tutte le sue realizzazioni e quella di realizzare queste scenografie presepiali utilizzando anche materiali di riciclo, che opportunamente lavorati diventano complementi della scena, come ad esempio un carretto, le porte, una colombaia, gli scuri alle finestre o i solai delle case realizzati con le assi di una cassetta dell’ortofrutta, oppure i cestini o i contenitori rilavorando dei tappi di plastica, e ancora le tende alle porte e finestre con dei pezzi di stoffa ritagliati da alcune T-shirt o una palma costruita con un pezzo di cavo elettrico e del nastro di carta per le foglie.
Ecco le foto.