Venerdì 29 dicembre un nutrito gruppo di signori quarantenni ha risposto “sì” alla chiamata a raccolta del sessantenne Peppino Venezia, che a cavallo tra gli anni 80 e 90 del secolo scorso, tra Azione Cattolica e Centro Sportivo Italiano, aveva creato un gruppo di ragazzi e ragazze dai numeri degni nota, che ha segnato la storia di entrambe le realtà associative lucane.
Al mattino grande sfida di calcio a 5, dove all’appello erano presenti anche “atleti” del professor Felice D’Urso, storico fondatore del CSI di Melfi, ma anche “atleti” del compianto Aldo Forcillo, altra colonna portante del comitato ciessino melfitano.
In campo per l’occasione, giunti da Pisa, i fratelli Fabio e Maurizio Vitucci, il primo, dopo gli esordi nelle compagini di Peppino Venezia, guida assoluta del Brasil di Aldo Forcillo, ed il secondo ancora oggi arbitro di calcio CSI.
Ad un appuntamento del genere naturalmente non poteva mancare l’ex vice presidente del CSI di Melfi e di quello lucano, Lorenzo Morano, anch’egli, prima di indossare la maglia gialloverde del Melfi, sul finire degli anni 90, avviato da bambino al calcio da Peppino Venezia;
sempre dal medesimo gruppo arriva Salvatore Caprarella storico istruttore di nuoto ed ex giocatore di pallanuoto, mentre per il Club Atletico era presente il Consigliere Regionale lucano, nonché Presidente della IV Commissione, Gino Giorgetti, a seguire tanti altri amici che per oltre un’ora si sono divertiti, e soprattutto hanno tentato di replicare le gesta di 20/30 anni addietro, compreso Peppino Venezia in grande spolvero.
A fare da tifo alla gara, anche alcune ragazze della compagine femminile di volley allestita da Peppino al tempo.
Il momento topico però si è raggiunto la sera, dove in pizzeria, Peppino ha radunato oltre 30 protagonisti di quegli anni, i suoi ragazzi, che hanno potuto apprezzare una piccola parte della mostra fotografica allestita nella Sala Sant’Alessandro, in occasione delle celebrazioni del 70° anniversario della nascita del CSI di Melfi.
Ovviamente presente in sala solo la sezione relativa agli anni 90.
Naturalmente come al mattino non poteva mancare il presidente del CSI Gerardo Quaratiello, accompagnato dalla consigliera di comitato Gabriella Loconsolo e dal Consigliere Nazionale Nazzareno Sportella, quest’ultimo tra i protagonisti di quel periodo d’oro, sia come presidente di Comitato sia come arbitro di Calcio, sport che andava per la maggiore, quando il polveroso campo in terra battuta, allora denominato Sant’Abruzzese, era veramente il campo dell’intera comunità, tant’è che fino agli anni 90 il nutritissimo numero di calciatori locali, che hanno militato dalla massima categoria regionale a salire, paragonato agli esigui numeri dei decenni più recenti è veramente impressionante.
Presenti alla cena tra i tanti Antonio Caselle, anch’egli nato nel CSI con percorso Forcillo-Venezia, per poi indossare la maglia del Melfi in serie D, e quelle in Eccellenza di Vultur Rionero, Venosa e Atella Monticchio, squadre con cui ha sfiorato la D, conquistata con una storica promozione con il Lavello.
Di matrice interamente Brasil, Lorenzo Trimarco, anch’egli dopo il CSI approdato al Melfi e poi allo Sport Melfi, come il Vice Presidente del CSI melfitano Roberto Zollo, senza dimenticare la presenza del presidente della Voltour Bike Giuseppe Mazzucca, a prova del fatto che chi vive sin da bambino un percorso sportivo ed educativo targato CSI, potrà forse cambiare “mezzo”, ma difficilmente abbandonerà il sano “percorso” sportivo tracciato dal CSI.
Numerosi gli attestati di stima da parte dei presenti per l’ideatore di questa reunion, Peppino Venezia, che ci ha tenuto a ringraziare tutti i presenti per le belle parole spese, in quanto tutti hanno ricordato come quegli anni siano stati i più belli in assoluto, anche grazie proprio alla dedizione di Peppino Venezia per i suoi ragazzi e per il mondo ACR e CSI.
Naturalmente il Presidente del CSI, Gerardo Quaratiello, ha voluto omaggiare l’ideatore della giornata, a cui hanno partecipato anche alcuni familiari dei protagonisti di quegli anni, con una targa ricordo.
Si chiude in maniera più positiva per il CSI Melfi, un anno davvero intenso, con l’augurio di poter ripetere momenti così intensi più spesso e con la speranza di poter tornare presto a praticare lo sport più amato dagli italiani, il calcio/calcio a 5, quello che per decenni è stato il fiore all’occhiello delle attività ciessine melfitane, ma che da un bel po’ di anni, a causa dell’atavica mancanza di strutture idonee, è diventato quasi un lontano ricordo.