Riceviamo e pubblichiamo un comunicato sindacale CUb:
“Siamo con le ragioni delle lavoratrici e dei lavoratori Tis e Rmi a 320 giorni di presidio con la tenda presso il palazzo del governo regionale.
Decine e decine di iniziative sono state fatte in sostegno di questi lavoratori.
Alcuni personaggi e burocrati sindacali che hanno iniziato con noi questa battaglia, si sono ritirati al calduccio delle proprie abitazioni, venendo fuori e apparendo solo nelle riunioni di palazzo.
Burocrati che si sono finanche rifiutati di compilare e inviare, come era invece di loro competenza, comunicazioni di mantenimento del presidio e di adesione a manifestazioni, si dovrebbero davvero vergognare e stare zitti.
Il 14 giugno, l’11 settembre e il 14 novembre del 2023 ci sono stati degli incontri con l’assessore Casino e con tutto il sindacato.
Il 14 novembre 2023 l’assessore dopo aver ricevuto una proposta sindacale di Cgil-Uil e Cub, si è impegnato sulla base di quella proposta con il supporto dei funzionari regionali a lavorarci sopra.
Ieri 9 gennaio 2023 si è svolto l’ennesimo incontro con l’Assessore alle attività produttive Michele Casino sulla vertenza delle lavoratrici e dei lavoratori Tis e Rmi.
L’assessore con alcuni funzionari della regione ci ha consegnato delle copie di alcuni documenti, uno è una proposta di legge con le eventuali modifiche e integrazioni alla legge regionale del 29 Giugno 2018, n. 11, l’altro è un avviso pubblico relativo al reinserimento al lavoro degli Rmi e degli ex Tis.
L’assessore ha chiesto che in tempi brevi i sindacati si esprimano sui contenuti dei due documenti.
La Cub, dopo aver letto i due documenti, fa presente che per quanto riguarda la proposta di legge con le eventuali modifiche e integrazioni alla legge regionale del 29 Giugno 2018, n. 11, circa la platea dei lavoratori Tis e Rmi in un passaggio non si garantisce la certezza dell’inquadramento dei lavoratori ma si dà solo la possibilità alla Giunta di “poter individuare modalità attuative per lo svolgimento di attività lavorative”, per quanto riguarda l’avviso pubblico relativo al reinserimento al lavoro degli Rmi e degli ex Tis, non garantisce la certezza a tutti i lavoratori di essere inquadrati come lavoratori nonostante già lavorino.
La Cub in tempi brevi cercherà di coinvolgere anche le altre parti sindacali su quanto appena sinteticamente scritto, al fine di raggiungere un accordo che soddisfi le esigenze dei lavoratori RMI e TIS”.