Armando D’Alterio, procuratore generale della Corte d’Appello di Potenza, per l’inaugurazione dell’anno giudiziario si è espresso con queste parole presentando la sua relazione:
“Nella parte meridionale del Distretto ci sono pericolosissime infiltrazioni di carattere economico-criminale delle più potenti organizzazioni mafiose campane e calabresi.
Un fenomeno gravissimo, di colonizzazione criminale in territori in cui la presenza dello Stato è stata del tutto insufficiente.
Un sistema mafioso endemico in Basilicata con un volume di indagini preliminari accresciuto esponenzialmente.
Le indagini negli ultimi anni hanno evidenziato che in questo Distretto si manifesta in modo virulento una presenza di organizzazioni mafiose ovvero dedite al traffico di stupefacenti sia autoctone che provenienti da altri distretti.
Sodalizi che operano sia nel circondario di Potenza che in quello di Matera, che nel Lagonegrese.
Nel settore della criminalità minorile si denota uno sviluppo della logica del branco e della violenza, sebbene i minori non siano legati ad associazioni criminali; un aumento di giovani che si dedicano all’attività di spaccio di sostanze stupefacenti caratterizza il circondario di Matera, mentre nel territorio di competenza della Repubblica di Lagonegro (Potenza) prevale una criminalità di singoli individui e non di grandi associazioni”.
Per quanto riguarda i dati relativi alle indagini e ai processi per reati di competenza della Direzione Distrettuale Antimafia si è passati dalle poche decine di imputati del periodo 2017-2018 ai 368 del periodo che va dal 1° luglio del 2022 al 30 giugno del 2023.
I soggetti attualmente indagati per reati di competenza della Dda sono cresciuti fino agli attuali 1.968.