Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato di Ciufer Basilicata gruppo di pendolari e di utenti occasionali delle linee Potenza-Foggia, Taranto-Potenza-Roma, Taranto-Sibari).
Ecco quanto denunciato:
“Rabbia e ribellione sono i sentimenti che si provano alla vista della cartina dell’Italia che disegna le reti ferroviarie del futuro.
Quella linea rossa dello sviluppo ad alta velocità che si ferma a Salerno e taglia fuori l’intera Basilicata è uno schiaffo in pieno volto ad ogni cittadino delle province di Potenza, Matera e Taranto, condannato all’emarginazione e a servizi ferroviari di serie B per decisioni calate dall’alto, sulla base di supposizioni arbitrarie prive di adeguato fondamento.
Carte, progetti, finanziamenti, nisba!
Nulla di ufficiale su cui avviare un dibattito politico serio.
Solo chiacchiere.
Non ci sono scenari realistici, non è mai arrivato uno studio di fattibilità ed è davvero di cattivo gusto il tentativo maldestro, di quanti oggi si ergono e si improvvisano “salvatori della patria e/o eroi” pur sapendo che non hanno prodotto nulla e nulla hanno portato alla Basilicata.
Gli abitanti di questa Regione, che non hanno l’anello al naso, devono sapere come stanno le cose e soprattutto è bene che non gli sia favoleggiata l’ennesima barzelletta.
I politici si devono assumere le loro responsabilità, metterci la faccia e trarne le debite considerazioni, non devono cercare di trovare giustificazioni che non ci possono essere e così illudere i cittadini.
I lucani meritano la verità, qualunque essa sia“.