Il 14 Febbraio è San Valentino e tradizionalmente si celebra la festa degli innamorati.
Ma esiste un’associazione tra il Santo e gli innamorati?
Ci sono molte teorie, una più incerta dell’altra.
Sappiamo che Valentino era un vescovo originario di Terni condannato a morte e decapitato per la sua fede cristiana.
Tra i motivi scatenanti la condanna, probabilmente il matrimonio tra la cristiana Serapia e il legionario romano Sabino che invece era pagano: la cerimonia avvenne in fretta perché la giovane era malata.
I due sposi morirono, insieme, proprio mentre Valentino li benediceva.
L’associazione con l’amore è certamente posteriore.
Una delle tesi più note è che l’interpretazione di san Valentino come festa degli innamorati si debba ricondurre al circolo di Geoffrey Chaucer che nel Parlamento degli Uccelli associa la ricorrenza al fidanzamento di Riccardo II d’Inghilterra con Anna di Boemia.
C’è da dire anche che a metà Febbraio si riscontrano i primi segni di risveglio della natura, e nel Medioevo, soprattutto in Francia e Inghilterra, si riteneva che proprio il 14 Febbraio cominciasse l’accoppiamento degli uccelli.
Nel corso dei secoli si è trasformata e con l’avvento della società contemporanea ha assunto una chiave fatta anche di consumismo.
In molti la snobbano, mentre altri non rinunciano a cene romantiche o eventi particolari, pronti a giurarsi amore eterno.
Noi vi facciamo comunque tanti auguri, che siate fidanzati o meno, perché l’amore in qualche modo riguarda tutti.
Auguri anche a chi porta il nome del Santo.