“Con la sottoscrizione del nuovo contratto di servizio con Trenitalia la Basilicata avrebbe dovuto pretendere di più a tutela dei livelli occupazionali e delle occasioni lavorative soprattutto per i giovani lucani.
Il contratto era stato infatti messo in standby dalla scorsa estate, nelle mie prerogative di Assessore alle infrastrutture, perché c’era una trattativa in corso orientata ad ottenere dal gruppo Fs maggiori garanzie lavorative per i lucani, avendo assistito in questi anni a molteplici crisi aziendali che hanno messo in difficoltà tutta la nostra economia.
Adesso apprendiamo che a dispetto dei grandi investimenti sulle tratte lucane fatti dalla Regione, a cominciare dal rinnovo del materiale rotabile che viaggerà sulla Potenza-Foggia, viene avviato il reclutamento di personale esclusivamente residente in Puglia.
Ricordiamo che per l’elettrificazione della sola Potenza-Foggia la Basilicata sta spendendo complessivamente oltre 330 mln di euro”.
Lo dichiara il consigliere regionale Donatella Merra che aggiunge:
“I nostri concittadini e i nostri giovani hanno lo stesso diritto al futuro dei loro vicini e coetanei pugliesi e di qualsiasi altra regione del Sud.
Apprezzo che anche la Filt-CGIL in queste ore abbia messo in evidenza che questa disparità di trattamento non ha ragione di esistere pertanto è necessario che la politica si riappropri del suo ruolo e della sua forza per riportare al centro della sua azione le istanze e i bisogni del territorio.
Proprio con i sindacati, nei mesi scorsi, era stato riavviato un proficuo dialogo sullo sviluppo dell’offerta ferroviaria in Basilicata e sugli obiettivi prioritari occupazionali da conseguire, facendo valere l’importanza degli investimenti e delle opere avviate o da avviare.
Purtroppo, con il cambio in Giunta, i punti d’intesa raggiunti con le sigle confederali sono stati accantonati ma è stato un errore interrompere questo processo di condivisione riattivato con tanta fatica nei mesi precedenti.
Rammentiamo che il nuovo contratto di Servizio con Trenitalia ha stabilito un importante incremento delle percorrenze e delle offerte commerciali in Basilicata, occorreva pertanto avvantaggiarsi del momento storico per far coincidere ad ogni costo gli impegni assunti dalla Regione con il rinnovamento della governance e le più ampie ricadute industriali e occupazionali, come legittimamente rivendicato sin dall’inizio delle negoziazioni.
Si è preferito tirare dritto con la sottoscrizione e le foto di rito anziché cogliere tutte le opportunità che erano già state portate al tavolo con Trenitalia e che potevano essere ancora colte prima di siglare un accordo nel quale le prerogative sindacali, a difesa dei lavoratori di Basilicata, avrebbero dovuto rappresentare un’altra svolta rispetto al passato”.