Sabato 24 Febbraio 2024 nell’aula Magna del Liceo Musicale “Q. O. Flacco” di Venosa per il conferimento del XXXIII Premio Venosa Donne “Nadia Bagnoli”.
L’orchestra del Liceo è seduta, il coro in posizione.
Entra una donna trafelata con zaino in spalla, sciarpa e cappello.
È lei: la direttrice d’orchestra Gianna Fratta.
Senza esitare, dopo aver salutato la Presidentessa della Fidapa distretto di Venosa Maria Rosaria De Vincentis, il DS Prof.ssa Mimma Carlomagno, il Referente del Musicale Prof. Andrea Graziano ed i docenti del Liceo Musicale, sale sul podio ed impugna la bacchetta.
Comincia la prova aperta al pubblico, quasi una “Lezione-concerto”, come definirà poi la DS Carlomagno nel suo intervento.
La prova termina con la frase “Ok, noi siamo pronti ad eseguire il brano!” accompagnata dal radioso sorriso della Fratta.
Al benvenuto della De Vincentis che introduce l’evento ringraziando la DS e il Direttivo della Fidapa per la collaborazione, la Porf.ssa Maria Belsanti per il suggerimento della Fratta come destinataria del premio ed i docenti ed allievi del Liceo Musicale per la presenza e la disponibilità, segue l’intervento della Sindaca Dott.ssa Marianna Iovanni atto a ringraziare la Fratta per il sostegno a questo evento anche sui social e al ringraziamento alla Fidapa di Venosa per l’energia e le emozioni che trasferiscono a tutta la cittadinanza e che si traducono nel fermento dell’amministrazione per l’evento.
Sullo schermo predisposto a centro sala, una breve riproduzione di filmato che narra la straordinaria carriera accademica e lavorativa della Fratta.
Lauree, riconoscimenti, prestigiosi podi su cui ha diretto, numerose menzioni come “prima donna a dirigere un’orchestra” accompagnano il suo percorso, delineando una storia di talento, passione e impegno.
A seguire, il Coro e l’orchestra del Liceo Musicale eseguono “Va pensiero” di G. Verdi, sotto la direzione della Fratta.
Dopo l’esibizione, il Prof. Gianni Marino docente di Canto e LMI Vocale, ha intervistato la direttrice d’orchestra Gianna Fratta, offrendo uno sguardo più intimo sulla sua vita e la sua prestigiosa arte.
La Fratta condivide il suo percorso, dalle prime lezioni di pianoforte all’età di soli 5 anni, all’emozionante scoperta del potere del direttore d’orchestra assistendo ad un concerto avvenuta intorno ai 9 anni.
Rivela che dietro il suo ricco curriculum non c’è il mero desiderio di accumulare titoli, ma la consapevolezza che dirigere un’orchestra è un mestiere complesso che richiede una preparazione accurata.
Parla della sua lenta ma costante ascesa nel mondo della musica, incorporando gradualmente le diverse competenze necessarie alla sua arte, tra cui la direzione, la composizione e l’organizzazione di tempi e spazi.
Sottolinea l’importanza di una preparazione approfondita e del duro lavoro, citando il suo motto personale che ripete spesso ai suoi allievi: “La preparazione vi porterà dove volete arrivare”.
Quando le viene chiesto di descrivere l’esperienza di stare sul podio, la Fratta elenca cinque competenze fondamentali: musicale, tecnica, culturale, organizzativa e umana/relazionale.
Sottolinea l’importanza di comprendere il contesto socio-culturale di ogni brano, la dedizione nell’allenare per ore ed ore il gesto della direzione e l’importanza di instaurare un rapporto di fiducia con i membri dell’orchestra perché: “la bacchetta non suona; suonano loro!”.
Rispondendo alle domande sulla sfida di essere una donna direttrice d’orchestra, la Fratta riconosce i progressi compiuti, ma sottolinea che il cammino verso la parità di genere è ancora lungo, che bisogna avere la forza di abbattere quella resistenza a smantellare le abitudini binarie mentali che portano a pensare che un uomo non debba piangere e che la donna non debba fare “cose da uomo”.
Invitata a condividere un aneddoto legato a Gesualdo, figura di rilievo nel patrimonio della Cultura Lucana, la direttrice racconta con un sorriso del suo esame di Musica Corale durante il quale riconobbe le battute della traccia come tratte dai madrigali di Gesualdo e prese l’audace decisione di continuare a scrivere il brano “alla maniera di Gesualdo” rispettandone lo stile.
Tuttavia, anziché ricevere ammirazione per il lavoro svolto, il suo elaborato fu giudicato non ortodosso a causa delle libertà compositive tipiche del Principe rispetto allo stile compositivo attualmente insegnato dai docenti di composizione.
Questo le valse il suo unico Diploma con voto 9, contrariamente ai soliti 10 o 10 e lode!!!
La serata prosegue con l’esecuzione del brano “The Tempest” da parte dell’orchestra del Liceo diretta dal Prof. Francesco Grano e la premiazione della Fratta da parte della Presidentessa del Distretto Sud-Est BPW Italy Elisabetta Grande, la Presidentessa della sezione Venosa Fidapa BPW Italy Maria Rosaria De Vincentis, Vito Carretta.
Da parte dell’amministrazione comunale, il dono di un Gufo realizzato da Ceramiche Muscatiello.
Omaggi che sottolineano il ruolo cruciale della Fratta nell’emancipazione delle donne nel campo della musica.
L’evento si conclude con un brano “The Girl from Ipanema” diretto del Prof. Davide Cervellino.
In un mondo in cui la musica è un linguaggio universale, la Fratta si erge come esempio di talento e determinazione, dimostrando che con passione e impegno, è possibile superare ogni ostacolo e lasciare un’impronta indelebile nel cuore delle persone perché, come dice lei stessa, “nessuno è troppo piccolo per cambiare la realtà”.
Ecco le foto.