È stata inaugurata il 29 febbraio, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Varsavia, la mostra “Tesori della Basilicata antica. Il patrimonio invisibile”, curata dal Direttore generale Musei Massimo Osanna e dalla Direttrice del Museo Nazionale di Matera Annamaria Mauro
L’esposizione, in programma fino al 6 maggio 2024, è la seconda tappa europea del progetto di valorizzazione e promozione del patrimonio culturale italiano all’estero “Il racconto della bellezza”, nato dalla collaborazione tra la Direzione generale Musei e la Direzione generale della Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), cui seguiranno le ulteriori tappe di Budapest, Vienna, Atene.
I reperti esposti, in prestito dal Museo Nazionale di Matera e dagli Istituti statali della Direzione regionale Musei Basilicata, sono prevalentemente materiali del “patrimonio invisibile”, custodito nei depositi, mai presentati in precedenza o comunque non presenti nelle collezioni permanenti dei rispettivi musei.
L’esposizione racconta, attraverso queste opere, la storia delle genti che abitavano la Basilicata prima dell’arrivo dei Greci, in particolare degli Enotri, antico popolo italico vissuto tra il IX e il VI secolo a.C. nell’area meridionale della regione prima della seconda colonizzazione greca.
Il culto dei morti, simboleggiato dalle tombe, è l’elemento più importante per comprendere la vita sociale di questo popolo, come si evince dai corredi funerari realizzati con magnifici gioielli in bronzo e ambra, simboli di aristocrazia e di importanza per le relazioni e gli scambi culturali.
I reperti provenienti dai centri di Guardia Perticara, Chiaromonte, Incoronata, San Teodoro di Pisticci e del Materano, selezionati per l’occasione, portano così a un pubblico internazionale alcuni dei più straordinari siti dell’Età del Ferro dell’antica Basilicata.