Riceviamo e pubblichiamo due comunicati di Basilicata Casa Comune.
Scrive Basilicata Casa Comune:
“Condividiamo le preoccupazioni di Confsal sul Futuro dei Giovani Lucani.
Negli ultimi anni, abbiamo assistito a una costante migrazione di giovani talenti dalla nostra regione verso altre destinazioni, in cerca di opportunità professionali e di realizzazione personale che spesso sembrano irraggiungibili nel nostro contesto locale.
Questa emorragia di giovani rappresenta una perdita irreparabile per la Basilicata, una tendenza preoccupante che sta privando il nostro territorio di risorse umane preziose e minando le fondamenta della nostra comunità.
È un fenomeno che non possiamo ignorare, come ben sottolinea il Segretario della Confsal Basilicata, Gerardo de Grazia e che richiede un’immediata azione da parte di tutti contrariamente a quanto fatto in questi ultimi cinque anni dal governo Bardi che poco o niente si è preoccupato dello spopolamento, della disoccupazione, della questione giovanile e del deficit infrastrutturale, temi strettamente interconnessi.
È tempo dunque di creare le condizioni affinché i nostri giovani possano trovare opportunità di crescita e sviluppo qui, nella loro terra d’origine.
Basilicata Casa Comune sa bene che questo fenomeno, purtroppo, non riguarda solo la nostra amata Basilicata, ma coinvolge l’intero Mezzogiorno d’Italia e per questo non può che guardare favorevolmente alla proposta avanzata dalla Confsal di un Patto per il Mezzogiorno che non può prescindere da un impegno concreto da parte delle istituzioni, delle imprese e della società nel suo complesso.
Dobbiamo investire nelle infrastrutture, nell’istruzione, nella ricerca e nell’innovazione.
Allo stesso tempo, dobbiamo garantire servizi pubblici di alta qualità e creare un ambiente sociale accogliente e inclusivo, in modo che i giovani lucani si sentano valorizzati e motivati a restare e a contribuire al nostro sviluppo.
Il nostro territorio deve diventare foriero di iniziative imprenditoriali e di sviluppo ad alto valore tecnologico nei settori maggiormente competitivi, come energia ed automotive, ma anche in quelli più tradizionali come agricoltura e settore culturale.
In questa direzione devono muoversi tutte le iniziative di sostegno pubblico, pur consapevoli che si tratta di strategie a lungo termine e decisamente più rischiose, non possiamo più proseguire con la logica della salvaguardia dell’esistente perché è una logica dal corto respiro e dalle scarse ricadute economiche, lavorative e sociali.
La Regione non deve più subire le iniziative, ma essere motore primo di innovazione favorendo la leva degli investimenti, attraendo di nuovi, oltre che rinsaldando l’esistente.
Fatte salve le legittime aspirazioni e passioni dei giovani di indirizzare la propria vita professionale verso gli studi più confacenti la propria indole, appare per noi utile istituire un sistema informativo che miri a valutare la domanda futura di laureati per l’economia locale quale primo passo per consentire, con ragionevole grado di certezza, maggiori opportunità occupazionali a livello locale.
Questo prevede uno strutturato rapporto tra mondo dell’istruzione e imprese, a cominciare dalla creazione e alla nascita degli ITS di cui in Basilicata si è avuta una sola esperienza, ai corsi di formazione professionalizzanti, all’università, alle attività di ricerca esplorativa.
Solo attraverso un impegno concreto e coordinato possiamo sperare di fermare l’emigrazione dei cervelli dalla Basilicata e di costruire un futuro più luminoso per tutti i lucani.
Bisogna agire ed investire nelle potenzialità della nostra regione.
Sappiamo che non è facile ma siamo pronti e motivati a lavorare con determinazione affinchè nessun giovane debba sentirsi costretto a lasciare la propria terra per trovare opportunità altrove”.
Poi sulle proposte della Cisl commenta:
“I sindacati sono stati, sono e continueranno a essere i baluardi della dignità lavorativa e dei diritti dei lavoratori ma il loro ruolo è anche quello di difendere gli interessi delle comunità e delle famiglie, lottare per una distribuzione equa della ricchezza, promuovere una società più giusta e inclusiva.
Basilicata Casa Comune ne è convinta ed è per questo che non può che fare propria la sfida lanciata dal Segretario generale della Cisl Basilicata, Vincenzo Cavallo con il documento di proposte “Il tempo del coraggio”, dieci parole chiave per lo sviluppo della Basilicata.
Temi quali connessioni, lavoro, inclusione, sostenibilità, innovazione, restanza, generi, generazioni, partecipazione, futuro sono anche le parole che abbiamo declinato nel nostro programma e che sono l’idea di sviluppo che abbiamo della regione Basilicata, che non può essere realizzata senza il pieno coinvolgimento e la partecipazione di tutti i settori della nostra comunità.
La Basilicata deve oggi fronteggiare una sfida non semplice: quella di ritrovare la via della crescita, non solo economica.
È una sfida che non può esaurirsi nella messa a punto di vecchi modelli, e che richiede invece in larga misura un atto di coraggio e di visione ed è per questo che riteniamo fondamentale il dialogo e la collaborazione con le organizzazioni della società civile, i sindacati, le istituzioni e le imprese, lavorando insieme per costruire un futuro migliore per tutti.
Se vogliamo davvero ritornare a crescere, se vogliamo ricominciare a costruire un’idea di Regione sopra le attuali macerie, dobbiamo pensare a un’ottica di medio-lungo periodo in cui lo sviluppo passi obbligatoriamente per la valorizzazione dei saperi, delle culture, puntando in questo modo sulla capacità di guidare il cambiamento.
La cultura e la ricerca innescano l’innovazione, e dunque creano occupazione, producono progresso e sviluppo.
È una condizione indispensabile per il futuro dei giovani e della popolazione tutta.
Chi pensa alla crescita senza ricerca, senza cultura, senza innovazione, ipotizza solo un futuro da consumatori disoccupati, e inasprisce uno scontro generazionale senza vie d’uscita.
Siamo consapevoli delle difficoltà che la nostra regione si trova ad affrontare a causa anche della mancata programmazione del governo Bardi fatto di pochi fatti e tanti slogan, ma siamo anche pieni di speranza e fiducia e convinti che solo attraverso un impegno condiviso e una cooperazione efficace possiamo costruire un futuro migliore e più prospero per la Basilicata e le sue generazioni future.
Siamo pronti a confrontarci e a dare il nostro contributo per quel patto sociale ipotizzato dalla Cisl, frutto di ascolto delle esigenze dei cittadini, ascolto che anche noi da mesi abbiamo avviato con la gente e tra la gente”.