Il 22 Aprile ricorre la Giornata Mondiale della Terra, che celebra l’ambiente e la salvaguardia del nostro pianeta.
L’idea di questa Giornata venne all’attivista John McConnell che durante la Conferenza Unesco del 1969 a San Francisco propose di onorare la Terra e il concetto di pace.
La Giornata venne fissata nel 1970, con la firma dell’allora Segretario delle Nazioni Unite (ONU), U Thrant.
Ad oggi sono centinaia i Paesi che rispettano la ricorrenza, proponendo eventi di largo respiro, tutti incentrati su un elemento comune: l’educazione e la sensibilizzazione alla tematica ambientale.
Oggi, più che mai, c’è bisogno di trasmettere l’importanza di un valore chiave come il rispetto per la natura perché da essa dipende la vita di tutti gli esseri viventi.
È un po’ quello che stanno facendo le nuove enerazioni, sulla spinta della giovane e carismatica Greta Thunberg, un’attivista svedese per lo sviluppo sostenibile e contro il cambiamento climatico.
Il 20 agosto 2018 Greta Thunberg decise di non andare a scuola fino alle elezioni legislative del 9 Settembre 2018.
La giovane lo fece per attirare l’attenzione sulle eccezionali ondate di calore e sugli incendi boschivi senza precedenti che avevano colpito il suo paese durante l’estate.
Voleva che il governo svedese riducesse le emissioni di anidride carbonica come previsto dall’accordo di Parigi sul cambiamento climatico ed è rimasta seduta davanti al parlamento del suo Paese ogni giorno durante l’orario scolastico.
Il suo slogan era Skolstrejk för klimatet (Sciopero della scuola per il clima)
A seguito delle elezioni, ha continuato a manifestare ogni Venerdì, lanciando così il movimento studentesco internazionale Fridays for Future.
Il suo sciopero ha attirato l’attenzione di tutto il mondo.
L’eccessivo sfruttamento della terra, l’inquinamento che non conosce fine, sono fenomeni che stanno mettendo a dura prova l’intero ecosistema e il prezzo lo stiamo già pagando attraverso l’estremizzazione dei fenomeni climatici.
Serve una Giornata Mondiale della Terra, ma serve soprattutto una educazione quotidiana al tema.
Una carta gettata a terra per pigrizia o distrazione, una raccolta differenziata mal fatta (o non fatta) per mancanza di senso di responsabilità, un consumo eccessivo di prodotti altrimenti non necessari: è modificando questi piccoli gesti quotidiani che possiamo rivoluzionare l’intero sistema.
Basta volerlo.