Ricorre oggi l’anniversario dell’apparizione della Madonna dell’Incoronata.
Secondo la tradizione, all’alba del 26 Aprile 1001, ultimo sabato del mese, la Madonna apparve nel bosco di Cervaro, nei pressi di Foggia, su una grande quercia ad un signore che si trovava a caccia e gli mostrò la Statua, chiedendo che venisse posta in venerazione in una chiesa da costruire sul luogo dell’ apparizione.
Arrivò anche un contadino, che la tradizione chiama Strazzacappa, il quale appese ad un ramo della quercia la sua caldarella con un po’ di olio riadattata a lampada e si compì il prodigio della lampada alimentata dall’olio che non si consumava mai.
All’inizio sorse una cappella.
In seguito i monaci basiliani ingrandirono la chiesa e fondarono un convento con casa di accoglienza per viandanti e pellegrini.
Nel 1140 si stabilirono i Verginiani e nel 1230 circa divennero custodi del santuario i monaci Cistercensi che vi rimasero sino al 1500, quando terminarono i lavori della costruzione del nuovo complesso.
Con l’occupazione napoleonica perse di importanza e fu abbandonata.
Il 1° aprile 1950 il vescovo di Foggia, monsignor Fortunato Maria Farina, affidò il santuario alla congregazione di don Orione che costruì il nuovo tempio inaugurato l’11 aprile 1965.
Anche Papa Giovanni Paolo II venne a far visita al santuario.
Tra le usanze più diffuse, i tre giri all’interno del santuario e l’unzione con l’olio sacro, segno di devozione e di richiesta di aiuto alla Vergine per affrontare le sfide della vita.
Oggi è meta di continui pellegrinaggi, anche dal Vulture-Melfese (in particolare da Lavello) che ha un legame molto sentito con l’Incoronata.
Grande è la devozione per la Madre Celeste, fonte di chiara luce d’amore per ogni singolo credente.