A Melfi si è svolta Lunedì 12 Giugno una riunione tra alcuni tifosi ed esponenti del Melfi Calcio riguardo al futuro della squadra e della società.
La riunione indetta da Giampiero Francese, che in passato ha indossato i colori gialloverdi, è stata un motivo di discussione e dibattito sul campionato appena terminato e su eventuali soluzioni da adottare per salvare la squadra federiciana.
Sono stati fatti dei conti su quanto possa costare economicamente affrontare dei campionati di serie D oppure di Eccellenza in modo tale da poter ripartire comunque da categorie di tutto rispetto.
Per questo è stato di notevole importanza l’intervento di Nicola Marzullo, segretario di diverse società sportive e che ora esercita il suo operato nell’Ebolitana, squadra neo promossa in serie A di calcio a 5:
“Il Melfi all’esterno viene visto sempre con grande rispetto e stimato da tutti, anche dai giocatori che lo vedono come una società sana. Il Melfi ha una bellissima storia e questo deve essere il suo trampolino di lancio per ripartire”
ha commentato Marzullo dopo aver esposto tutti i costi che ci vogliono per disputare campionati di livello.
È successivamente intervenuto Gennaro Cappiello, ex calciatore della serie B originario di Melfi e residente in Olanda:
“Per andare avanti bisogna far crescere i melfitani in modo tale che nel giro di 7-8 anni si riesca a formare una squadra con elementi locali anche a costo di iniziare dalla Promozione dicendosi disponibile ad intervenire anche economicamente con un piccolo contributo”.
Dato importante emerso dalla riunione è stato che in contemporanea presso l’Hotel La Fattoria, tutta la società del Melfi Calcio si è riunita per valutare la situazione. Delle indiscrezioni hanno confermato le dimissioni ufficiali del Presidente Giuseppe Maglione il quale pare abbia espresso la sua volontà di lasciare definitivamente il suo mandato dopo aver coperto tutti i debiti in modo tale che la società non fallisca.
Giampiero Francese ha espresso il suo forte amore verso il Melfi Calcio e il suo legame alla squadra anziché alla categoria. Ha mostrato anche il suo dissenso verso il mister Diana che se n’è andato con sufficienza senza neanche telefonare Maglione mentre i giocatori lo hanno solo contattato per i pagamenti.
Ha recriminato anche la mancanza di sostegno da parte dei tifosi che nella partita più importante, quella Melfi-Akragas, si sono presentati solo in 300 circa.
Ultimo intervento è stato quello di Donato Potenza, presidente del CandidaMelfi che proprio grazie alla città federiciana e ai suoi giocatori è riuscito a fare il salto di qualità e a disputare i playoff in promozione:
“Una città come Melfi non può restare senza calcio e soprattutto non può giocare in categorie dilettantistiche perché merita di più. Sono rimasto molto rammaricato e dispiaciuto per la retrocessione del Melfi del quale io sin da piccolo ne sono un grande tifoso”.
È terminata così questa riunione nell’attesa di risvolti si spera positivi dall’incontro tenuto dallo staff dirigenziale.