Nel prestigioso Salone degli Stemmi del Palazzo Vescovile di Melfi (PZ), si è tenuto, nella serata di ieri 16 maggio, il convegno sul tema “Educazione alla legalità”, organizzato dalla Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale e dell’Associazione Forense “Roberto Maranta”.
Dopo i qualificati interventi del Dottor Gaetano Catalani, magistrato del Tribunale di Matera, della Dottoressa Claudia Datena, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale e di Monsignor Ciro Fanelli, Vescovo della Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, le conclusioni sono state affidate al Prefetto di Potenza Michele Campanaro.
“In una società investita da imponenti processi di trasformazione che richiedono nuovi equilibri civili, le politiche per la legalità si pongono come fattore determinante per un ordinato svolgimento delle relazioni umane.
Per costruire un futuro ai giovani e garantire opportunità di vita in un contesto sociale sicuro e sano è necessaria un’alleanza tra tutti i soggetti che concorrono alla definizione di una comunità educante: dalla Chiesa alla Scuola, dalle Istituzioni agli Ordini professionali, al mondo delle associazioni e del terzo settore, sino ai gangli periferici delle famiglie”, ha osservato inizialmente il Prefetto Campanaro.
Davanti ad una folta platea, il Rappresentante del Governo ha, quindi, sottolineato la necessità di sviluppare in un’ottica di sistema iniziative di coordinamento e cooperazione tra tutti i soggetti, istituzionali e non, operanti sul territorio provinciale, con l’intento di promuovere, nei confronti delle giovani generazioni, percorsi educativi e formativi rivolti alla legalità, alla cittadinanza attiva e corretta, al dialogo interculturale e all’inclusione sociale, favorendo la creazione di partenariati, di reti e progettualità condivise.
“Si tratta di dare voce ad un Patto Educativo basato su un approccio partecipativo e solidale, nonché sullo sviluppo delle capacità e sulla crescita delle competenze di cittadinanza dei giovani, con l’obiettivo di fornire unitarietà di visione ad un progetto di comunità, legato anche alle specificità e alle opportunità territoriali, muovendo dal presupposto che nessuna agenzia educativa può agire efficacemente se non in sinergia con tutte le altre componenti, civili ed istituzionali – la proposta lanciata dal Prefetto Campanaro.
Il Patto deve proporsi l’ambizioso obiettivo di creare alleanze di elevato significato pedagogico, educativo e sociale tra Istituzioni, Diocesi, Università, Scuola, Ordini professionali, Organizzazioni ed Associazioni del territorio, promuovendo programmazioni esemplari ed innovative relative alla prevenzione, al contrasto e alla rimozione dei fenomeni di disagio giovanile, agendo sulle molteplici cause e sui fattori di rischio attraverso azioni proattive, partecipative e di accompagnamento della comunità locale che diventa essa stessa comunità educante”.
Per agevolare l’azione di coordinamento, lo stesso Rappresentante del Governo ha, quindi, anticipato l’idea di voler avviare l’istituzione, presso la Prefettura di Potenza, di un Struttura di direzione strategica, a cui affidare il compito di attivare confronti periodici fra i diversi soggetti pubblici e privati coinvolti, per implementare il Patto Educativo.
“Mi rendo conto che è una sfida enorme, ma è in ballo il futuro stesso delle più giovani generazioni lucane”, la conclusione del Prefetto Campanaro che ha subito trovato la piena disponibilità dei presenti alla serata.