Domani, Domenica 26 Maggio 2024, la Chiesa celebra la Solennità della SS. Trinità.
Il mistero della Santissima Trinità è un mistero e come tale non può essere compreso.
Ma non per questo è qualcosa d’irragionevole.
Nella dottrina cattolica ciò che è mistero è sì indimostrabile con la ragione, ma non è irrazionale, cioè non è in contraddizione con la ragione.
La ragione conduce all’unicità di Dio: Dio è assoluto e logicamente non possono esistere più assoluti.
Ebbene, la ragionevolezza del mistero della Trinità sta nel fatto che esso non afferma l’esistenza di tre dei, bensì di un solo Dio che però è in tre Persone uguali e distinte.
Nel Credo si afferma:
“Credo in un solo Dio in tre Persone uguali e distinte, Padre, Figlio e Spirito Santo”.
Quale è il Padre, tale è il Figlio e tale è lo Spirito Santo.
Increato è il Padre, increato è il Figlio, increato è lo Spirito Santo.
Onnipotente è il Padre, onnipotente è il Figlio, onnipotente è lo Spirito Santo.
Tuttavia non vi sono tre increati, tre assoluti, tre onnipotenti, ma un increato, un assoluto e un onnipotente.
Dio e Signore è il Padre, Dio e Signore è il Figlio, Dio e Signore è lo Spirito Santo; tuttavia non vi sono tre dei e signori, ma un solo Dio, un solo Signore.
A Venosa dove sorge il Complesso della Santissima Trinità in questa Domenica molti sono i pellegrini che arrivano per partecipare alle sacre funzioni, il santuario è guidato dai Padri Trinitari.
L’ordine dei Padri Trinitari venne fondato dal francese Giovanni de Matha (1154-1213), con una propria Regola, e approvato da papa Innocenzo III nel 1198 con la bolla Operante divine dispositionis.
Cofondatore dell’ordine è considerato Felice di Valois, compagno di Giovanni di Matha nella zona di Cerfroid, presso Meaux: a Cerfroid, infatti, si stabilì la prima comunità trinitaria che è considerata la “casa madre” dell’Ordine.
Giovanni di Matha intendeva fondare un nuovo e originale progetto di vita religiosa, con aspetti profondamente evangelici, nella Chiesa, unendo il culto alla Trinità all’opera di liberazione dalla schiavitù, in particolare il riscatto dei cristiani caduti prigionieri dei mori.
Infatti, il motto dell’ordine è “Gloria a te Trinità e redenzione degli schiavi” ovvero in latino: “Gloria Tibi Trinitas et Captivis Libertas”.
L’icona rappresentativa dell’Ordine rappresenta un Cristo nel gesto di liberare due schiavi, uno moro ed uno bianco, ancora con le catene e i ceppi ai piedi.
A Roma nel 1209, sotto la protezione di Papa Innocenzo III, Giovanni si stabilì con i suoi frati nella zona del Celio, fondando un convento ed un Ospedale nei pressi della Chiesa di San Tommaso in Formis, che era stata loro affidata dal Papa.
La liberazione dei perseguitati e degli schiavi, l’eliminazione delle nuove forme di schiavitù, di oppressione, di violenza e la promozione della solidarietà e della comunione segnano da secoli l’opera dei religiosi appartenenti a quest’Ordine presente in Italia come in molte altre aree del mondo.
I Padri Trinitari operano nella città di Venosa dal 1968.
Ecco di seguito il programma dei festeggiamenti.