Si dà attuazione al protocollo di intesa siglato nei mesi scorsi tra la Asp Basilicata ed il Rotary International- Club Melfi- Distretto 2120.
Con una cerimonia ufficiale- che segue quelle di Melfi e Lavello- è stata consegnata alla Casa di Riposo ‘Virgo Carmelis’ di Rionero la stazione mobile su carrello semovente composta da mini-pc con webcam HD posizionata su un braccio estensibile, un monitor a cristalli liquidi ed un monitor multi-parametrico per il monitoraggio del paziente.
La stazione di telemedicina permetterà agli operatori dell’Rsa di spostare la strumentazione in tutte le stanze dei pazienti che verranno sottoposti a televisita restando nel loro letto.
Il macchinario è stato acquistato dal Rotary di Melfi e messo a disposizione dell’U.O.C. Cure Domiciliari e Palliative della Asp, diretta da Gianvito Corona e rientra nel progetto “Service – Stazioni di Telemedicina nelle residenze per anziani”.
Per usufruire dei servizi di telemedicina è necessario che l’Unità Operativa prenda in cura i pazienti poi, attraverso queste piattaforme, si procederà da remoto anche a “tele assistenza” e “tele monitoraggio” permettendo alla Asp di ricevere i dati per procedere successivamente a monitoraggio di terapie e parametri di ogni singolo utente.
Presente alla cerimonia di consegna della struttura mobile anche il sindaco di Rionero che ha apprezzato molto la collaborazione tra vari soggetti ed ha ringraziato la Asp Basilicata per quanto sta facendo sul territorio per avvicinare sempre di più i cittadini al sistema sanitario nazionale anche nelle zone più interne e periferiche.
Per il Direttore dell’UOC Cure Palliative e Domiciliari Gianvito Corona “è stato apposto un ulteriore tassello di quell’importante processo di ‘empowerizzazione’ delle Case di Riposo.
Anche Rionero, al pari di Melfi e Lavello, è stata dotata di una fondamentale postazione per la trasmissione dei dati al sistema centralizzato ‘Poema’ che afferirà alla Cot di Venosa rendendo più adeguata e celere l’assistenza ai pazienti ricoverati nelle Rsa del territorio.
Il tutto in un concetto sempre più ampio di prossimità e domiciliarizzazione delle cure”.
“Con la donazione della stazione di telemedicina, frutto della collaborazione con la Asp, si intende aprire una finestra sul mondo per ridurre il gap tecnologico ed organizzativo che le Rsa hanno rispetto agli standard nazionali”.
Lo ha dichiarato il Presidente del club Melfitano del Rotary International Giuseppe Silvestro per il quale “con il nostro impegno si contribuirà a raggiungere un obiettivo importante ovvero quello di colmare le difficoltà su un territorio interno altamente dispersivo in cui l’innovazione tecnologica si pone a garanzia dei livelli assistenziali minimi”.
Entusiasta per questo nuovo incentivo tecnologico alla Rsa di Rionero il Presidente della ‘Virgo Carmelis’ Franco Quaglietta che dopo aver ringraziato Asp e Rotary per la donazione del dispositivo di telemedicina ha sottolineato come “la gestione di una casa di riposo ponga oggi nuove e inedite sfide a cui va prestata la dovuta attenzione per migliorare le prestazioni erogate e la qualità di vita degli ospiti.
Lo sviluppo tecnologico può offrire grandi opportunità, soprattutto per strutture come la nostra che con quasi cento anni di storia alle spalle e fondandosi anche su volontariato e beneficienza, hanno sempre più la necessità di ottimizzare l’organizzazione aziendale per poter guardare al futuro con ragionevole ottimismo”.
Per il Direttore Generale dell’Asp Basilicata Maraldo, “si è addivenuti ad una importante dotazione per il presidio sanitario di Rionero con un progetto che si muove all’interno di un protocollo stilato lo scorso 31 Ottobre 2023 con il Club Rotary di Melfi e che rende concreta ed attuale la sinergia in materia di relazione tra Asp, Case di Riposo e nuove forme di accesso alle cure.
Il tutto viene sviluppato nell’ottica anche dello sviluppo delle reti di prossimità.
La casa di riposo dunque apre ad un nuovo modo di prendersi cura dei propri ospiti con strumenti moderni”.
Maraldo ha registrato anche l’apprezzamento dei medici di medicina generale presenti alla cerimonia di consegna che “hanno compreso le potenzialità del mezzo anche nell’ottica di migliorare il loro apporto professionale alla salute dei pazienti“.