Entra nel vivo il progetto Lucas, acronimo per Lucania Ambiente e Salute, che consentirà di valutare l’effetto delle attività produttive sulla salute umana e sull’ambiente.
Questa mattina in un incontro presieduto dall’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Cosimo Latronico, con i direttori generali delle aziende sanitarie lucane e dell’Arpab, sono state condivise le attività dei progetti strategici che si estenderanno nei prossimi cinque anni.
Il “calcio di inizio” con la prima riunione operativa sarà battuto a Matera con il Kick-off-meeting del 17 e 18 luglio.
L’obiettivo del progetto Lucas è quello di costruire un sistema e una campagna di sorveglianza epidemiologica, monitorando costantemente le condizioni sanitarie e ambientali per garantire un futuro più sano e sicuro per tutti. Il progetto è ideato per step.
Il primo prevede il monitoraggio delle matrici ambientali (aria acqua, suolo), il secondo la valutazione degli ecosistemi e dello stato di salute delle popolazioni residenti.
Saranno analizzate tutte le emergenze ambientali della regione, con monitoraggi approfonditi nelle otto aree di maggiore rischio (SIN Tito Scalo, SIN Ferrandina, SIN Pisticci, Val D’agri-Cova, Valle del Sauro-Tempa Rossa, Pollino-Area Nordoccidentale, Centro Enea-Trisaia, Termovalorizzatore Rendina (Itm); Cementificio Barile e Matera; Ferriera di Potenza; Valle del Mercure).
Il Progetto prevede inoltre un’attività di sorveglianza sanitaria ad ampio spettro finalizzata all’attivazione di politiche per la salute diffuse sul territorio.
Lo Studio integrato per definire e correlare i potenziali rischi ambientali allo stato di salute delle popolazioni residenti nelle aree attenzionate è finanziato con 27 milioni in 5 anni nell’ambito degli accordi con Total, Eni, Mitsui e Shell e ha anche che ha anche ricevuto l’approvazione da parte del Comitato tecnico scientifico.