Oggi, 6 agosto, la Chiesa fa memoria della Trasfigurazione di Nostro Signore, e, secondo tradizione, si festeggia l’onomastico delle persone battezzate con il nome di Salvatore.
Letteralmente “Salvatore” significa colui che salva, riferito a Cristo, salvatore dell’umanità.
Gesù scelse di prendere con sé il primo Papa e «i figli del tuono» («Boanèrghes», Mc 3, 17) per salire sul Monte Tabor a pregare.
Sei giorni prima aveva detto ai suoi discepoli: «vi sono alcuni tra i presenti che non morranno finché non vedranno il Figlio dell’uomo venire nel suo regno» (Mt 16, 28) ed ecco che Pietro, Giacomo e Giovanni furono scelti per assistere all’ineffabile: Cristo apparve nel suo Corpo glorioso.
Infatti, mentre pregava, «il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante» (Lc 9, 29) e due uomini, anch’essi apparsi nella loro gloria, parlavano con Lui del compimento in Gerusalemme del suo sacrificio: erano Mosè ed Elia che rappresentavano la Legge e i Profeti.
L’evangelista Matteo racconta l’apisodio con queste parole: “Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni, suo fratello, e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce” (17, 1-2).
Gesù, in questo modo, volle far comprendere ai tre apostoli la sua divinità.
Su quel monte il Padre si manifestò nella voce, il Figlio nella sua carne trasfigurata, lo Spirito Santo nella nube luminosa.
Con questa visione, Gesù confermava la professione di Pietro: “Tu sei il Cristo, Figlio del Dio vivente” (Mt 16,16).
La festa della Trasfigurazione secondo alcuni storici della liturgia ricorda la dedicazione delle basiliche del monte Tabor.
Era celebrata dalla Chiesa nestoriana già alla fine del V secolo ed è documentata nel VII secolo nella Siria occidentale.
La fissazione della data della festa al 6 agosto dipende dal fatto che, secondo una tradizione, l’episodio della Trasfigurazione narrato dai Vangeli sarebbe avvenuto quaranta giorni prima della crocifissione di Gesù.
In Oriente si celebrava già la festa dell’Esaltazione della Santa Croce il 14 settembre, quindi di conseguenza fu stabilita la data della Trasfigurazione.
In Occidente le prime testimonianze della festa risalgono alla metà del IX secolo (Napoli, paesi germanici, Spagna). Successivamente nel X secolo in Francia e nei secoli XI e XII anche a Roma nella Basilica Vaticana.