“Concluso da poco l’intervento di restauro di cinque straordinari reperti della famosa Tomba 669 di Lavello esposta nel Museo di Melfi:
il cinturone e lo schiniere in bronzo e il loutrophoros e lo pseudo-oinochoe, in ceramica “canosina”, appartenenti al corredo della seconda deposizione, la più recente.
E lo scudo in bronzo della prima deposizione, la più antica”.
Così i Musei e parchi archeologici di Melfi e Venosa che aggiungono:
“Siamo felici di comunicare che i reperti sono stati restaurati a regola d’arte da restauratori di alta formazione ed elevato profilo.
Ecco a voi alcune foto del work in progress nel nostro laboratorio di restauro!
Ora, ricollocati in vetrina, tornano a farsi ammirare!“.
Ecco le foto del restauro.