Il 3 Settembre 1041 indica un momento storico molto significativo per la città di Melfi e non solo.
In questo giorno si scatenò la battaglia di Montepeloso (attuale Irsina) tra le forze dell’Impero bizantino e quelle coordinate da Normanni e Longobardi che intendevano espellere i bizantini dalla regione.
All’alba della guerra, l’intera zona era un crogiolo di popolazioni e dominatori, di culture e religioni diverse.
Una situazione profondamente instabile, atta a favorire le mire espansionistiche dei normanni che già dall’inizio del millennio avevano cominciato ad estendere il loro dominio nel Meridione.
La battaglia di Montepeloso fu quella decisiva di una serie di scontri che consentirono ai normanni di consolidarsi in tutta l’area del Vulture-Melfese, facendo di Melfi il centro del potere.
Lo scontro finale vide il catapano Exaugusto Boioannes alla guida dell’esercito bizantino; Atenolfo, fratello del Principe di Benevento, al comando delle forze normanne e longobarde, mentre i cavalieri normanni erano capitanati da Guglielmo d’Altavilla (detto “Braccio di Ferro”) e da Argiro.
Dopo già due vittorie alle spalle, ai Normanni bastò una sola giornata, quella del 3 Settembre appunto, per annientare il nemico: per Melfi fu l’inizio di una stagione storica gloriosa che troverà il suo culmine con la casata degli Svevi guidata da Federico II.