Con l’Equinozio del 23 Settembre oggi fa il suo ingresso ufficiale l’Autunno.
Gli amanti del sole dovranno aspettare un altro anno per mare e vacanze e armarsi di pazienza per “sopravvivere” alle fredde stagioni ormai imminenti.
Come spiega 3bmeteo, l’Equinozio (dal latino æquinoctium, ovvero «notte uguale» in riferimento alla durata del periodo notturno uguale a quello diurno) è quel momento della rivoluzione terrestre intorno al Sole in cui quest’ultimo si trova allo zenit dell’equatore.
Il sole entra nel segno della Bilancia, dando così inizio a un nuovo ciclo.
I frutti cadono dagli alberi, abbandonano i loro involucri, mentre i semi vengono selezionati per essere consumati o conservati; più tardi saranno piantati nella terra affinché il ciclo ricominci.
Ma l’evento pare avere anche significati antichissimi.
Sempre secondo 3bmeteo:
“questo lavoro di separazione, di cernita che si fa in natura non riguarda unicamente la vegetazione: esso concerne anche l’essere umano.
come il frutto si separa dall’albero e il seme dal frutto, l’anima si separa dal corpo.
Il corpo corrisponde all’involucro e l’anima al seme che viene seminato in alto, in Cielo. Il giorno in cui sarà maturo, il frutto che è l’uomo non dovrà cadere in terra come il seme di una pianta, ma volarsene verso il Cielo.
E l’autunno è il periodo nel quale deve avvenire questa separazione di cui parla Ermete Trismegisto quando dice: «Tu separerai il sottile dal denso con grande abilità».
Separare il sottile dal denso vuol dire separare lo spirituale dal materiale. Durante l’autunno tale processo di separazione si realizza in tutta la natura per preparare la nuova vita. Come l’Arcangelo Michele viene a separare l’anima dal corpo, così l’Iniziato lascia morire in sé una materia per liberare la vita.
L’Arcangelo Michele separa l’anima dal corpo perché l’anima deve viaggiare, visitare altri mondi dello spazio e non rimanere eternamente sulla terra.
La separazione è una legge della vita.
Ecco quindi che cosa dobbiamo imparare dall’Arcangelo Michele: la selezione, il discernimento, l’apprendere a separare il puro dall’impuro, l’utile dall’inutile, il nocivo dal salutare, la cosa morta da quella viva.
E la causa di tutte le sventure è proprio la mancanza della capacità di discernimento”.
Siete pronti a lasciare nell’armadio le t-shirt ed effettuare il solito cambio di stagione?