Venosa omaggia a 100 anni dalla nascita il senatore Vincenzo Leggieri, uomo di immutata passione per la politica e di amore viscerale per la sua città. L’iniziativa

Venosa, l’intitolazione al senatore Vincenzo Leggieri, una mattinata ricca di emozione e di grande partecipazione sul loggiato del castello Pirro del Balzo.

Si è ricordato e omaggiato un personaggio che nasceva esattamente cento anni fa, il 17 gennaio 1924, medico, politico, amministratore, legislatore, uomo di cultura.

Una delle personalità più autorevoli e rappresentative della Dc del Vulture Melfese e dell’intera Basilicata: il Senatore e Sindaco di Venosa Vincenzo Leggieri.

Ricordarlo a 100 anni dalla nascita è fare memoria.

Una mattinata all’insegna della storia, alla presenza delle figlie, delle sorelle e dei nipoti e delle tante personalità che vi hanno preso parte insieme ai molti ospiti autorevoli che lo hanno conosciuto, vissuto ed amato e ai tanti sindaci della città presenti.

Testimonianze sentite e partecipate che ne hanno tratteggiato il profilo poliedrico tessendone le lodi come uomo, politico medico, saggista e cattolico dalla grande umiltà.

Toccanti le parole di Mons. Rocco Talucci che lo definisce umile e di grande apertura.

Una biografia puntuale ricca di avvenimenti e di scenari in cui il Curatore dell’archivio storico della città di Venosa Ezio Lavorano ne ha delineato e ripercorso le numerosissime attività del senatore.

Sentite le testimonianze di chi nei contesti autorevoli lo ha conosciuto amato, l’On. Antonio Boccia, On. Pasquale Lamorte e l’On. Giuseppe Molinari che, in sintesi, hanno definito Leggieri un uomo politico che ha fatto parte di quella classe dirigente dove preparazione, competenza e radicamento sul territorio erano i pilastri fondamentali del fare politica sapendo perfettamente coniugare temperanza insieme alla passione, diritti, doveri, fede e laicità, identità senza mai integralismi.

A coordinare i lavori l’assessore alla cultura Rosa Centrone.

Un grande onore e commozione per l’Amministrazione Comunale di Venosa che ha fortemente voluto l’intitolazione del Largo della Rotonda al Senatore e Sindaco Vincenzo Leggeri, un uomo dunque, di immutata passione per la politica e di amore viscerale per la sua città motivo per cui l’amministrazione comunale ha voluto restituire il giusto riconoscimento a chi ha fatto tanto per Venosa.

La cerimonia ufficiale si è tenuta alla presenza del Prefetto Michele Campanaro e delle massime autorità Militari, presso il Largo della Rotonda, dove è stata svelata la nuova targa commemorativa.

L’evento ha visto una numerosa partecipazione delle autorità locali, dei rappresentanti delle istituzioni e dei cittadini, rappresentati religiosi amministratori che insieme hanno ricordato l’impegno politico e civile di Vincenzo Leggeri, figura di spicco nella storia del Comune di Venosa. Vincenzo Leggeri, nato a Venosa nel 1924, è stato Senatore della Repubblica Italiana e ha ricoperto il ruolo di Sindaco della città per diversi mandati, distinguendosi per il suo instancabile lavoro volto al miglioramento delle infrastrutture locali, alla promozione culturale e alla crescita socio-economica del territorio.

La sua visione progressista e la sua profonda dedizione hanno lasciato un’impronta indelebile nella memoria collettiva e nel tessuto urbano della nostra comunità.

Il Largo della Rotonda, recentemente riqualificato, rappresenta un simbolo di aggregazione e incontro per i cittadini e, da oggi, sarà anche un luogo di memoria e riflessione sul prezioso contributo di un uomo che ha saputo coniugare l’amore per la sua terra con un forte senso di responsabilità civica.

“Questa intitolazione è un tributo doveroso a una persona che ha rappresentato un punto di riferimento per Venosa e per i suoi cittadini”, ha dichiarato il Sindaco Francesco Mollica.

“Con questo gesto, vogliamo esprimere la nostra gratitudine e ricordare alle future generazioni l’importanza di dedicarsi al bene comune”. Significativa la grande partecipazione della cittadinanza che ha preso parte per rendere omaggio a Vincenzo Leggeri e condividere questo momento di riconoscimento e memoria collettiva.