Lo stato di attuazione del Progetto SAAP (Servizi Agro- Ambientali Aree produttive) è stato esaminato in un incontro al Dipartimento Sviluppo Economico presieduto dall’assessore Francesco Cupparo con la partecipazione del direttore generale del Dipartimento Antonio Bernardo, dell’amministratore del Consorzio di Bonifica Basilicata Giuseppe Musacchio e di una delegazione di dirigenti di Flai-Cgil, Fai-Cisl, Uila-Uil.
Il Progetto riguarda le attività di:
- manutenzione delle aree a servizio di attività industriali, artigianali, commerciali, turistico culturali;
- manutenzione della viabilità in generale, con priorità alle strade a servizio delle predette attività;
- manutenzione del verde urbano e del patrimonio pubblico di particolare interesse naturalistico-ambientale e coinvolge una platea di circa 900 lavoratori.
Nell’incontro l’Assessore, l’Amministratore del Consorzio e i dirigenti sindacali hanno concordato un incremento delle giornate lavorative che arriveranno a 136 effettive (163 giornate ai fini del calcolo dei Cau, Contributi agricoli unificati).
L’aumento – che prevede una spesa aggiuntiva di circa 545 mila euro – fortemente voluto da Assessore e Flai, Fai e Uila, è stato reso possibile da economie di bilancio del Consorzio.
L’amministratore dell’ente consortile ha inoltre riferito che sono stati predisposti gli adempimenti necessari al pagamento ai lavoratori del salario del mese che avverrà nei prossimi giorni.
Nell’evidenziare lo sforzo compiuto per dare più lavoro passando gradualmente dalle 85 giornate effettive iniziali alle nuove 136 giornate, l’Assessore Cupparo ha sostenuto che:
“con la conclusione dell’annualità 2024 è indispensabile definire una programmazione quinquennale delle attività del Progetto, della forza lavoro e delle giornate lavorative necessarie anche alla luce delle novità che interverranno il prossimo anno nel comparto idraulico-forestale”.
L’Assessore ha anche sottolineato la necessità di affrontare i problemi dell’adeguata formazione professionale. L’impegno ribadito è di procedere ad una svolta nei programmi che riguardano il settore considerato “nevralgico” per la difesa del suolo, lo sviluppo dei territori e l’occupazione.