Tre scaglioni di reddito con un tetto complessivo alle spese rimborsabili.
Come spiega today “il governo punta a rivoluzionare la disciplina delle detrazioni fiscali introducendo un meccanismo basato sul “quoziente familiare” da cui conta di ricavare circa un miliardo di euro.
Ad annunciare il cambio di rotta sono stati il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e il suo vice Maurizio Leo nella conferenza stampa di mercoledì scorso sulla manovra.
L’intenzione è parametrare l’ammontare delle detrazioni al numero di componenti di una famiglia.
Oggi l’unico limite alle spese detraibili è rappresentato dalla così detta “capienza fiscale” del contribuente.
Detta in termini semplici il rimborso non può essere maggiore dell’Irpef versata annualmente.
Dal 2025 le cose potrebbero cambiare.
In che modo?
Il Sole 24 Ore ha anticipato alcuni dettagli del piano a cui starebbe lavorando il governo.
Si tratta solo di una bozza di riforma, passibile dunque di modifiche da parte del parlamento e da prendere con qualche cautela.
In ogni caso, stando a questa ipotesi, l’idea sarebbe di introdurre tre soglie specifiche del 4, 6 e 8% per altrettante fasce di reddito:
- fino a 50.000 euro: soglia dell’8%;
- da 50.000 a 100.000 euro: soglia del 6%;
- oltre 100.000 euro: soglia del 4%.
Nella prima fascia di reddito il limite alle spese detraibili sarà dunque di 4mila euro (l’8% di 50mila euro).
Ma attenzione: a questo punto entrerà in ballo il quoziente familiare: le detrazioni saranno maggiori per chi ha figli a carico, minori per single e famiglie meno numerose.
Nello specifico, restando alla fascia di reddito da 0 a 50mila euro, la soglia massima detraibile salirà 8mila euro per i nuclei familiare con almeno tre figli.
Nel calcolo entreranno tutti gli oneri detraibili, dalle spese sanitarie agli interessi passivi sul mutuo, nonché i vari bonus per la casa.
Va precisato che la norma non sarà retroattiva, ma si applicherà solo alle spese effettuate dal 2025.
Fin qui le informazioni trapelate alla stampa.
Il nuovo meccanismo è comunque ancora in parte da decifrare.
Sembra però assodato che oltre a rendere il calcolo dei rimborsi molto più complesso le nuove norme penalizzeranno single e coppie colpendo nello specifico quei contribuenti che portano in detrazione spese piuttosto consistenti (magari in seguito a lavori edilizi).
Per intenderci: chi detrae poche centinaia di euro per spese sanitarie o di altro tipo non avrà nulla da temere”.