La Manovra 2025 contiene una serie di aiuti alle famiglie, in particolare per quelle in cui ci siano dei nuovi nati.
Come riporta quifinanza infatti in determinati casi, le misure stanziate aumentano i loro importi in base al crescere dei membri del nucleo familiare, in accordo con il sostegno sempre espresso dal Governo Meloni per la natalità.
Rispetto al passato, vengono introdotte alcune novità come il quoziente familiare.
La bozza della Manovra 2025 è stata approvata in Cdm. Ora dovrà ricevere l’ok definitivo in Parlamento entro il 30 dicembre 2024, così da entrare in vigore dall’1 gennaio 2025.
La Manovra 2025 introduce un Bonus bebè da 1.000 euro per ogni nuovo nato. La misura è destinata unicamente alle famiglie con un Isee al di sotto dei 40.000 euro. Il bonus verrà erogato tramite la Carta dei nuovi nati. Per scoprirne i dettagli occorrerà attendere di poter leggere il testo della Manovra.
Il Bonus asilo nido viene potenziato, sia per quanto riguarda l’iscrizione dei bambini più piccoli agli asili pubblici che in quelli privati. La misura varia in base all’Isee e può arrivare fino a 3.600 euro all’anno per le famiglie che non superano i 25.000 euro annui.
L’Assegno unico universale viene scorporato dal calcolo dell’Isee. In passato lo scorporo non era stato adottato, così molte famiglie si erano ritrovate con Isee più alti ed erano automaticamente state escluse da determinati benefici.
Il quoziente familiare, introdotto dalla Manovra 2025, determina le soglie delle detrazioni che possono essere richieste. In sintesi, per calcolare i tetti delle agevolazioni fiscali si terrà conto, in maniera inversamente proporzionale, del numero dei componenti della famiglia. Sarà dunque agevolato chi, con un reddito basso, ha più figli a carico. La detrazione da 950 euro spetta per i figli a carico con età tra 21 e 30 anni e per figli sopra i 30 anni con disabilità.
Esiste però il rovescio della medaglia: il quoziente familiare andrà a penalizzare i single ad alto reddito senza figli e i pensionati con assegni più alti.
Introdotta la decontribuzione per le mamme lavoratrici che hanno almeno 2 figli. Si tratta di un sostegno alla partecipazione delle donne al mercato del lavoro. La decontribuzione si traduce in automatico in un aumento del netto nello stipendio. La decontribuzione viene estesa anche alle lavoratrici autonome.
Viene potenziato il congedo familiare per i genitori lavoratori dipendenti, che viene pagato all’80% della retribuzione fino a 3 mesi. Il beneficio è utilizzabile entro i primi 6 anni di vita del bambino.
Prevista in Manovra l’esenzione fiscale per i fringe benefit destinati ai lavoratori con figli a carico. La soglia esentabile arriva a 2.000 euro. I fringe benefit sono una forma di benefici paralleli allo stipendio, come il sostegno all’affitto o al mutuo, fra le altre cose. Chi non ha figli avrà un tetto di 1.000 euro.
Nel 2025 viene rifinanziata con 500 milioni di euro la carta Dedicata a te. Questa card per la spesa alimentare è rivolta ai nuclei familiari con un Isee inferiore ai 15.000 euro annui. La somma messa a disposizione è pari a 500 euro, che possono essere utilizzati per acquistare beni essenziali, cioè generi alimentari e abbonamenti per il trasporto pubblico locale.