Per la comunità di Rapolla un ritorno alle Radici con la storia di Luis Josè Colangelo e le sue origini. I dettagli

La serata di ieri ha rappresentato un momento di intensa emozione per la comunità di Rapolla alla presenza del Vicesindaco Gennaro Palmieri e dei Consiglieri Maurizio Colangelo e Mario Tusa.

Come fa sapere l’Amministrazione:

“In un’atmosfera di ricordi e di riscoperta, si è tenuta una conferenza nell’aula consiliare del Comune, organizzata con la dedizione del Dott. Raffaele Sepa, che ha permesso di immergersi nella storia della famiglia Colangelo.

Luis Colangelo, nato in Argentina nel 1933 da genitori originari di Rapolla, ha rappresentato un legame vivo con le radici storiche della comunità.

Attraverso la ricostruzione dell’albero genealogico della famiglia, risalente al 1700, i presenti hanno potuto esplorare le origini dei loro antenati, riscoprendo tradizioni, valori e storie che hanno segnato il percorso di vita di questa famiglia.

L’emigrante, pur vivendo lontano, ha sempre mantenuto un legame profondo con la sua terra d’origine.

La conferenza ha messo in luce come la storia della famiglia Colangelo sia intrecciata con quella di Rapolla, con ricordi che hanno viaggiato attraverso gli oceani e il tempo.

La riscoperta delle proprie radici ha suscitato forti emozioni tra i partecipanti, creando un senso di comunità e di appartenenza che trascende le distanze.

Luis Colangelo, che ha fatto ritorno a Rapolla per la prima volta dal 1996, ha vissuto il suo viaggio come un momento di riconnessione.

La sua presenza ha richiamato l’attenzione sulla storia di tutti gli emigranti che, pur vivendo lontano, portano nel cuore il ricordo della loro terra.

Domani, Luis ripartirà per l’Argentina, ma il suo viaggio non è solo una questione di distanza geografica; è un atto di amore verso le sue origini, un segno tangibile di quanto sia importante conoscere e celebrare il proprio passato.

La comunità di Rapolla, accogliendo Luis con calore, ha dimostrato che le radici familiari sono un patrimonio da custodire gelosamente, un legame che unisce le generazioni e dà forza alle identità”.