Basilicata, asili nido: più di 70 interventi per la costruzione di nuove strutture. I dettagli

“Accolgo positivamente gli esiti dell’analisi condotta da Save The Children insieme a Svimez sull’impatto degli investimenti complessivi del PNRR e le previsioni future del Piano asili nido in Basilicata“.

Così l’assessore regionale con delega alla Salute, alle Politiche per la Persona e al Pnrr, Cosimo Latronico, commenta i dati contenuti nel report realizzato da Save The Children e Svimez sull’impatto degli investimenti complessivi del Pnrr e del nuovo piano nidi promosso nell’aprile di quest’anno dal ministero dell’Istruzione e del Merito e contenuta nella XV edizione dell’Atlante dell’Infanzia (a rischio) dal titolo “Un due tre…stella. I primi anni di vita” che verrà presentato il 19 Novembre a Roma.

Latronico continua:

“Una chiara dimostrazione della capacità che stiamo dimostrando nel riuscire a captare le opportunità offerte dal Piano e nel saper coniugare le risorse con i bisogni espressi dal territorio.

Bene anche i riferimenti agli screening neonatali e ai percorsi sperimentali di ampliamento nell’offerta di cura che ci annoverano tra le regioni proattive a livello nazionale e ci spronano ad intensificare gli interventi.

Dobbiamo agire sulle terapie intensive pediatriche e stroncare drasticamente la percentuale del 30,8% registrata nell’emigrazione sanitaria per i pazienti pediatrici, arricchendo l’offerta e potenziando i servizi; in questo senso il PNRR si rivela ancora una volta un valido alleato, soprattutto per la programmazione a medio e lungo termine.

In Basilicata, sono stati finanziati 74 interventi per la costruzione di nuove strutture e la riconversione di edifici pubblici non già destinati a tale uso (50 in provincia di Potenza e 24 in provincia di Matera) per un totale di risorse assegnate, a Giugno 2024, pari a circa 65 milioni di euro.

L’ultima rilevazione Istat del 2021 riporta un indice di 23,7% posti ogni 100 bambini residenti di età 0-2 anni, per tale motivo c’è un molto lavoro da fare per portare gli standard della regione a livelli europei; tuttavia, la strada intrapresa grazie al protagonismo dei comuni, ci fa ben sperare per il futuro.

L’obiettivo è continuare ad offrire un aiuto concreto alle famiglie, incoraggiare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro tramite la conciliazione tra vita familiare e professionale e di rimando, riuscire a aggiungere i target di riferimento in previsione di una ripresa dei piccoli comuni delle aree più interne del territorio regionale, scoraggiando politiche di spopolamento e di dispersione scolastica”.