Lettere in arrivo dal Fisco, verifiche su omissioni e irregolarità: ecco chi rischia

Per tre milioni di contribuenti sono in partenza dall’Agenzia delle entrate altrettante comunicazioni relative a omissioni e incongruenze riscontrate su redditi e tasse dichiarate.

Come spiega today “i casi più diffusi di irregolarità riguardano le omesse dichiarazioni delle partite Iva o anomalie nella dichiarazione Isa, ovvero gli Indici sintetici di affidabilità.

Ciò significa che le discrepanze emerse nelle verifiche tra i dati dichiarati e quelli nelle banche dati del Fisco potranno essere regolarizzate dai cittadini prima di ricevere un vero accertamento fiscale.

In particolare, le eventuali situazioni di anomalia segnalate dall’Agenzia potranno essere sanate con lo strumento del ravvedimento operoso.

Chi riceve una lettera di compliance, come spiega l’Agenzia delle entrate, ha la possibilità di regolarizzare la propria posizione fiscale ricorrendo al ravvedimento operoso.

Si dovrà inviare una dichiarazione integrativa, in cui vengono indicati i redditi o gli imponibili non dichiarati e contestati nella lettera.

A questo punto si è tenuti a pagare le imposte dovute con l’aggiunta degli interessi (calcolati al tasso legale annuo dal giorno in cui il versamento sarebbe dovuto avvenire a quello in cui viene effettuato) e le sanzioni, anche se in misura ridotta, per le violazioni che vengono contestate.

Il versamento delle sanzioni si effettua con modello F24, senza possibilità di rateizzazione”.