Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della Fismic Uilm:
“Dopo mesi di trattative estenuanti, che hanno avuto inizio a marzo 2024 a seguito della cessazione dell’appalto di Bcube nei confronti di Sgl, possiamo finalmente annunciare un risultato che rappresenta un primo, importante passo per la salvaguardia dei lavoratori di SGL: oltre 100 dipendenti non verranno licenziati.
Grazie all’accordo raggiunto nel tardo pomeriggio di ieri presso la Regione Basilicata, è stato possibile attivare un ammortizzatore sociale straordinario che garantirà il pagamento degli stipendi arretrati dal mese di agosto 2024 e la copertura fino a luglio 2025.
Questo strumento assicurerà una continuità occupazionale che, in una situazione di totale incertezza, rappresenta una “conquista” fondamentale per i lavoratori e le loro famiglie.
Il risultato raggiunto è il frutto di una forte azione sindacale condotta da FISMIC e UILM, che hanno lavorato fianco a fianco per garantire la continuità occupazionale, ponendo al centro del dibattito la necessità di una responsabilità sociale del committente Bcube, multinazionale che opera all’interno dell’area industriale di San Nicola di Melfi.
Nonostante le difficoltà legate alle continue internalizzazioni decise da Stellantis, Bcube ha risposto alle nostre richieste dimostrando, con i fatti, di voler contribuire alla soluzione di questa vertenza, evitando così il licenziamento di oltre 100 lavoratori e mostrando un senso di responsabilità che, in contesti come questi, non può essere dato per scontato.
Tuttavia, non possiamo permetterci di abbassare la guardia.
La crisi che sta attraversando l’intero comparto della logistica è senza precedenti.
La drastica riduzione delle attività, le continue riorganizzazioni interne a Stellantis e le scelte discutibili imposte dalla politica industriale europea stanno mettendo in ginocchio intere filiere produttive.
Ci troviamo in una vera e propria tempesta perfetta, dove ogni anello della catena industriale è sotto pressione.
Le prospettive per il futuro restano incerte, e oggi più che mai è necessario lavorare per:
- Attrarre nuovi investimenti, sfruttando il riconoscimento dell’Area di Crisi Complessa per Melfi;
- Riconvertire le filiere industriali, adattandole alle nuove sfide imposte dalla transizione energetica e tecnologica;
- Riqualificare i lavoratori, per prepararli ai cambiamenti del settore automotive, che non sarà mai più lo stesso.
Non ci illudiamo e non vogliamo illudere nessuno: niente sarà come prima.
Tuttavia, con una visione programmatica chiara e condivisa, possiamo delineare un percorso che garantisca la sopravvivenza e il rilancio della filiera industriale di Melfi.
È fondamentale che le istituzioni, a tutti i livelli, continuino a fare la loro parte.
Un ringraziamento particolare va al Dipartimento delle Attività Produttive della Regione Basilicata, all’assessore Cupparo, al direttore Bernardo, al dirigente Augusto e alla Dott.ssa Maria Leone, che hanno supportato questa vertenza dimostrando che la politica può ancora essere uno strumento al servizio del bene comune.
Siamo consapevoli che le sfide che ci attendono nei prossimi mesi saranno decisive.
La difesa dell’occupazione e del tessuto produttivo di Melfi passa anche attraverso i tavoli ministeriali e le discussioni europee, dove continueremo a far sentire la nostra voce.
FISMIC e UILM lavoreranno con determinazione, trasparenza e onestà per garantire che i lavoratori non siano lasciati soli.
Non promettiamo miracoli, ma impegno, cuore e anima per affrontare ogni ostacolo e preparare il terreno per un possibile futuro industriale a Melfi”.