Il bonus psicologo è stato confermato anche per il 2025, in base a quanto stabilito dalla Legge di bilancio.
Si tratta di un contributo economico destinato a sostenere le spese per sessioni di psicoterapia.
Questa misura, introdotta nel 2022, ha avuto fin da subito un grande successo: l’ultimo anno l’INPS ha ricevuto oltre 400mila domande di richiesta del bonus.
Il Bonus Psicologo, come spiega studenti, “è stato introdotto per rispondere all’aumento delle condizioni di disagio psicologico come ansia, depressione, fragilità psicologica e stress, aggravate dall’emergenza pandemica.
Come si legge sul sito del Ministero della Salute, nel 2023 il contributo è stato riorganizzato in un progetto organico di promozione della salute mentale.
Il bonus copre un importo massimo di 50 euro per seduta, fino a un massimo di 1.500 euro per beneficiario (in base al valore ISEE) ed è possibile richiederlo sul sito dell’INPS annualmente, nel momento di apertura delle domande.
Il bonus psicologo può essere richiesto in presenza dei seguenti requisiti:
- residenza in Italia;
- valore ISEE in corso di validità non superiore a 50.000 euro.
L’importo massimo del bonus varia in base alla fascia ISEE:
- ISEE inferiore a 15.000 euro: fino a 1.500 euro
- ISEE compreso tra 15.000 e 30.000 euro: fino a 1.000 euro
- ISEE superiore a 30.000 e non superiore a 50.000 euro: fino a 500 euro
Ciò che sappiamo attualmente del Bonus psicologo 2025 è che, oltre ad essere stato nuovamente confermato, il contributo per le sedute di terapia è stato rifinanziato con risorse aggiuntive, esattamente 9,5 milioni di euro, ovvero 1,5 milioni in più.
Nel 2026 il finanziamento scenderà a 8,5 milioni, per poi risalire a 9 milioni nel 2027.
L’altra importante novità riguarda la continuità che avrà questa misura, ovvero a partire dal 2028 il bonus non avrà più bisogno di essere confermato di anno in anno, poiché il governo ha previsto lo stanziamento di 8 milioni di euro annui.
Nonostante l’aumento delle risorse il finanziamento del bonus psicologo è doveroso ricordare che si è ben lontani dal soddisfare le necessità dei richiedenti.
Nel 2023 sono stati stanziati 10 milioni di euro, bastati a coprire solo il 3% delle domande inviate sul sito dell’INPS“.