Se rispetto al 2015 il turismo in Basilicata mostra un aumento del numero dei visitatori, lo stesso non si può dire per il Vulture-Melfese.
La zona più ricca di storia, monumenti e di un fascino naturalistico senza eguali di tutta la regione, soffre e non poco il calo delle presenze.
E non parliamo di un dato contenuto, bensì il -29,9% di presenze in meno.
Un dato per certi aspetti inaspettato.
Venosa e i suoi splendori dell’antichità, la Melfi di Federico II, la natura del Monte Vulture, l’originalità dei borghi quali Ripacandida, Rapolla, Barile e Ginestra, la storia risorgimentale di Rionero che si respira nei suoi palazzi e nelle sue piazze.
Come è stato possibile un crollo così pesante?
C’è chi parla di scarsa promozione, chi di assenza di servizi e infrastrutture, chi di mancanza di volontà politica.
Su tutti pesa il caso Monticchio, luogo di bellezza unica al mondo ma in uno stato di degrado e di abbandono da far venire rabbia.
Secondo voi come mai siamo arrivati a questo punto? È solo colpa della politica che non investe abbastanza? O sono una serie di fattori che invece incidono sull’andamento turistico della nostra area?