A Rionero tutto pronto per il gran falò di San Giuseppe: quest’anno più imponente di sempre con i suoi 7 metri di altezza! I dettagli

Anche quest’anno, mercoledì 19 marzo alle 18,30 a Rionero In Vulture in Piazza XX Settembre sarà bruciato il tradizionale Falò di San Giuseppe .

Rito secolare di gara fra quartieri è diventato da qualche anno appuntamento non frazionato importante della comunità rionerese per unire la tradizione festosa al rilancio culturale ed enogastronomico che sempre ha legato la gente di questa terra all’Uva e al suo prodotto principe: l’Aglianico del Vulture .

La pira di quest’anno, fra le più grandi di sempre, di cui si ha conoscenza, realizzata a Rionero (6 metri di diametro alla base, 7 metri alla pancia, 6 metri in chiusura con 7 metri di altezza) assume per questo la forma di una botte, vedrà sostituita la “pupa di carta pesta multicolore” tradizionale da una figura giovane, in grandezza naturale e sarà arricchita dalla presenza di un’altra meno giovane.

Le due figure simboleggiano la brutta stagione appena trascorsa, il passato… (quella meno giovane) e la primavera... il futuro (la giovane vestita di colori vivaci).

Il falò, col quale si bruciano tutti gli scarti di lavorazione e produzione agricola, è un rito propiziatorio diffuso in tutte le comunità agricole del mondo dal Marocco all’India, dalla Cantabria all’Egitto.

In Italia il falò è legato alla figura di San Giuseppe, falegname, che con il fuoco ha mantenuto al caldo la propria Famiglia.

Il falò con le sue figure diventa dunque un messaggio bene augurante universale di rinnovamento, di aggregazione… di condivisione.

L’evento sarà allietato da musiche e danze spontanee di piazza e dalla degustazione, insieme all’aglianico delle patate bollente farcite di formaggio fuso.

Il falò non ambisce ad essere il più grande della tradizione meridionale ma certamente sarà fra i più belli e qualcuno già dice che sarà un peccato bruciarlo.

Di seguito la locandina con i dettagli.