Bardi a Lavello tra incontri con studenti e sopralluoghi nei cantieri. Ecco i temi affrontati

Una giornata densa di appuntamenti, quella vissuta ieri dal presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, in visita a Lavello.

Un percorso che ha toccato tre pilastri fondamentali per il futuro del territorio:

  • formazione,
  • agricoltura,
  • sostenibilità.

Tra incontri con studenti e sopralluoghi nei cantieri, Bardi ha ribadito l’impegno della Regione su questioni strategiche, dal rilancio delle infrastrutture idriche all’innovazione tecnologica, senza dimenticare il valore del capitale umano.

La giornata si è aperta con la visita all’Istituto Tecnico Agrario di Lavello, dove il presidente ha avuto modo di conoscere da vicino i laboratori didattici e confrontarsi con studenti e docenti.

Un’occasione per sottolineare il ruolo centrale della formazione tecnica nell’accompagnare i giovani verso le sfide dell’agricoltura del futuro.

Subito dopo, Bardi ha visitato l’Istituto di Istruzione Superiore “Solimene”, diretto da Anna Dell’Aquila, dove sono in corso i lavori di ampliamento della scuola.

Qui, oltre a verificare l’avanzamento del cantiere, ha registrato un podcast insieme agli studenti, affrontando un tema particolarmente sentito nella comunità locale: la questione Stellantis e le prospettive occupazionali legate allo stabilimento di Melfi.

Un dialogo aperto, volto ad ascoltare le preoccupazioni dei ragazzi e condividere le strategie messe in campo dalla Regione per tutelare lavoro e sviluppo.

Il momento centrale della giornata è stato il convegno sull’innovazione e sull’uso sostenibile dell’acqua in agricoltura, tenutosi sempre all’ISS Solimene.

Davanti a una platea composta da studenti, agricoltori, imprese agricole e rappresentanti delle istituzioni, Bardi ha tracciato una visione chiara delle priorità per la Basilicata.

Tre i punti chiave del suo intervento:

  • Primo punto: la questione della diga del Rendina, infrastruttura strategica per l’approvvigionamento idrico del Vulture e dell’Alto Bradano.

Il presidente ha spiegato:

“La diga oggi è vuota  ma non per negligenza.

Sono in corso importanti interventi strutturali per aumentarne la capacità e garantirne la sicurezza antisismica“.

Un investimento da 113 milioni di euro finanziato con il PNRR, per il quale si attendono le ultime autorizzazioni da parte dell’Ufficio nazionale Dighe e del Ministero dell’Ambiente.

Bardi ha continuato:

Ho sollecitato personalmente il governo nazionale  affinché il progetto esecutivo possa partire al più presto.

Nel frattempo, stiamo assicurando l’acqua per uso irriguo grazie agli accordi con la Regione Puglia e allo schema Ofanto, lavorando affinché non manchi mai nei nostri campi, pur in un contesto di risorsa scarsa”.

Fondamentale, ha aggiunto, sarà la concertazione continua con le associazioni agricole e le altre istituzioni, per gestire in modo equo e programmato la distribuzione delle risorse.

  • Secondo punto: l’innovazione.

Serve un nuovo modo di fare agricoltura basato su sostenibilità, tecnologia e tutela dell’ambiente”.

L’agricoltura di precisione, l’uso di droni, sistemi di irrigazione intelligenti e coltivazioni idroponiche rappresentano strumenti essenziali per ottimizzare l’uso dell’acqua e aumentare la produttività.

Ai giovani studenti, il presidente ha affidato il compito di essere protagonisti di questa trasformazione:

Siete voi i futuri imprenditori e professionisti che guideranno la rivoluzione verde della nostra regione”.

  • Terzo punto: il rafforzamento degli Istituti Tecnici Superiori.

Bardi ha annunciato l’imminente pubblicazione di un nuovo bando regionale dedicato agli ITS Academy, con uno stanziamento di un milione di euro per ciascuna fondazione selezionata.

In particolare, ha ricordato l’importanza dell’ITS Agroalimentare, che punta a formare tecnici altamente specializzati in agricoltura di precisione e gestione sostenibile delle risorse idriche.

Bardi ha concluso:

Investire nella formazione significa investire nel futuro della Basilicata, creando competenze pronte per il mercato del lavoro e capaci di rispondere alle sfide globali”.