Basilicata, Sanità territoriale: 400 posti di lavoro e 300 milioni di euro tra strutture e attrezzature. Ecco i dettagli

Si è tenuto questa mattina, nella Sala Inguscio della Regione Basilicata, un importante momento di confronto tra ANCI Basilicata, i Sindaci dei Comuni lucani e i vertici della sanità regionale, incentrato sul percorso di riforma e potenziamento dell’assistenza sanitaria territoriale in corso di realizzazione.

Presenti all’incontro:

  • l’assessore alla Salute, Politiche per la Persona e PNRR, Cosimo Latronico,
  • il Direttore Generale della Direzione Salute e Politiche della Persona, Domenico Tripaldi,
  • il Dirigente dell’Ufficio Risorse Umane del SSR, Raffaele Rinaldi,
  • i rappresentanti delle direzioni generali di ASM e ASP.

Nel corso dell’evento, sono stati presentati i principali interventi già avviati per dare piena attuazione alla riforma dell’assistenza territoriale, in linea con il DM 77/2022 e gli obiettivi del POR-PNRR Sanità, tra cui:

  • L’istituzione delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) e delle Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP), strumenti fondamentali per garantire prossimità, continuità assistenziale e una presa in carico integrata della persona e l’introduzione, a partire dal 1° gennaio 2025, del Ruolo Unico di Medicina Generale, che supera la storica separazione tra medici di medicina generale e continuità assistenziale, integrandoli in un unico istituto giuridico di rapporto di lavoro che consentirà, sin dalla prima pubblicazione delle sedi disponibili, di conferire incarichi con contratti di lavoro a tempo indeterminato e 38 ore settimanali e contemporanea iscrizione nell’elenco dei medici per consentire la scelta da parte dei cittadini.

L’adozione del Piano Triennale dei Fabbisogni del Personale 2025-2027, che prevede un potenziamento di circa 950 unità di personale sanitario di tutti i ruoli e quella del Piano stralcio territoriale delle assunzioni che prevede ulteriori 400 unità da reclutare sul territorio, consentirà di irrobustire l’azione di potenziamento dell’assistenza territoriale al fianco della medicina convenzionata in un’operazione complessiva che riguarderà circa 1.400 operatori destinati a popolare le strutture sanitarie vecchie e nuove.

In tal modo, si configura la prospettiva di garantire maggiore copertura sul territorio ed il rilancio della medicina convenzionata attraverso l’applicazione dei nuovi Accordi Integrativi Regionali (AIR) in primis, con medici di medicina generale e specialisti ambulatoriali, già sottoscritti dopo un blocco di oltre 17 anni, a cui si aggiungono le procedure di reclutamento di personale dipendente semplificate con l’adozione di concorsi unici regionali, con particolare attenzione agli Infermieri di Famiglia e di Comunità, figura strategica per l’assistenza domiciliare.

Ha dichiarato l’assessore Latronico:

“Di fronte alle emergenze regionali e nazionali, come il fenomeno della migrazione sanitaria, abbiamo introdotto ogni strumento disponibile, agendo con rapidità.

Oggi la medicina territoriale rappresenta non solo una priorità, ma una sfida concreta, anche alla luce della competizione tra Regioni nell’attrarre risorse e professionalità.

Con il Ruolo Unico e le AFT stiamo costruendo una nuova architettura organizzativa per rendere il servizio sanitario più efficiente, equo e vicino a tutti i cittadini, anche nelle aree rurali e interne.

È un piano ambizioso, sostenuto da un investimento complessivo di 300 milioni di euro, di cui 180 milioni per le strutture, 40 milioni per le attrezzature, 40 milioni per la prossimità e 40 milioni per la telemedicina.”

Il Dirigente Raffaele Rinaldi ha poi sottolineato che la Basilicata è tra le prime Regioni italiane ad aver avviato il riordino della sanità territoriale, che risultava frammentata in un territorio suddiviso in 46 ambiti ottimali la cui gestione determinava paradossali carenze specifiche in alcuni paesi nonostante il numero complessivo dei medici non fosse sempre realmente carente:

“È obiettivo condiviso superare la dicotomia mortificante tra medici di base e continuità assistenziale e tra medici di serie A e serie B. Con il nuovo modello del ruolo unico e con lo strumento giuridico della AFT, i medici entrano in servizio con contratti di convenzione a tempo indeterminato e con il top del massimale (scelte + ore).

La AFT è la nuova forma di collaborazione tra i medici in attività sul territorio che supera i vecchi istituti normativi dell’associazionismo, dei gruppi e delle reti che, raramente, hanno giovato al territorio, con le Aggregazioni Funzionali di più ampio respiro, si permette di garantire un’assistenza medica h24, in ogni contesto, urbano o rurale della regione”.

Il Presidente di ANCI Basilicata, Gerardo Larocca, ha espresso soddisfazione per l’incontro tenuto sottolineando l’importanza del confronto nell’ottica della costruzione di una visione condivisa della programmazione sanitaria contestualizzata ai bisogni del territorio.

La Regione ha infine ribadito la volontà di lavorare in piena sinergia con gli enti locali per raggiungere, entro la scadenza del 31 dicembre 2026, tutti gli obiettivi del PNRR e dare così piena attuazione alla riforma della sanità territoriale.

L’incontro si è concluso con un ampio dibattito, durante il quale i Sindaci hanno espresso osservazioni, proposte e richieste operative per rendere il sistema sanitario sempre più vicino ai bisogni reali delle persone.