Chi ha un Isee inferiore a 20mila euro ha diritto ad alcuni bonus e agevolazioni quest’anno, peraltro con diversi cambiamenti rispetto al passato, perché dallo scorso 3 Aprile i buoni fruttiferi postali, i libretti di risparmio postale e i titoli di Stato possono essere esclusi dal calcolo dell’indicatore della situazione economica equivalente.
Come spiega today, prima di vedere quali sono le misure a disposizione per i cittadini, nel dettaglio, va detto che per ottenere la propria certificazione Isee è necessario compilare la dichiarazione sostitutiva unica (Dsu).
Si tratta del documento che contiene tutte le informazioni di carattere anagrafico, reddituale e patrimoniale necessarie a descrivere la situazione economica del nucleo familiare.
Può essere compilata online direttamente dall’interessato, utilizzando il servizio dell’Inps.
La Dsu può essere compilata e trasmessa anche attraverso i Caf, i centri di assistenza fiscale che prestano assistenza gratuita ai cittadini sulla base di una convenzione stipulata con l’Inps.
A partire dal 3 Aprile è stata diffusa la nuova modulistica, che sostituisce i precedenti modelli e istruzioni.
In una circolare, l’Inps ha raccolto le principali modifiche e integrazioni per l’Isee e la Dsu.
E passiamo ai bonus previsti per chi ha un Isee basso, nello specifico:
- Bonus elettrodomestici:
Nei giorni scorsi è stato sbloccato l’incentivo per l’acquisto di elettrodomestici di classe A o superiore.
Si prevede una copertura fino al 30% della spesa, per un massimo di 100 euro, che diventano 200 per i nuclei familiari con un Isee inferiore a 25mila euro.
Questa agevolazione punta a favorire il ricambio degli elettrodomestici più vecchi, incentivando l’acquisto di prodotti più efficienti e sostenibili.
- Bonus sociale:
Definita l’agevolazione “regina”, è la più utilizzata dai contribuenti, quella con la platea di beneficiari più ampia: il bonus sociale sulle bollette di luce, gas e acqua.
È uno sconto rivolto alle famiglie in difficoltà economica.
Prevede un Isee massimo di 9.530 euro con tre figli a carico.
Se i figli a carico sono quattro, la soglia si alza e raggiunge i 20mila euro.
Dal 1° aprile c’è stata un’aggiunta: un contributo una tantum di 200 euro per le bollette della luce rivolto alle famiglie con un Isee fino a 25mila euro.
Secondo una stima del ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, la platea dovrebbe essere pari a circa 8 milioni di famiglie.
- Carta dedicata a te:
Chi ha i requisiti giusti può anche richiedere un’agevolazione sulla spesa.
La “carta dedicata a te” è una carta prepagata di 500 euro destinata alle famiglie con un Isee fino a 15mila euro.
Vale per l’acquisto di beni di prima necessità.
- Carta acquisti:
La carta acquisti, invece, è rivolta a tutti coloro che hanno già compiuto 65 anni o sono genitori di un bambino con meno di 3 anni e abbiano specifici limiti di reddito (deve essere inferiore agli 8mila euro).
Si tratta in questo caso di 80 euro ogni due mesi, per l’acquisto di beni alimentari, prodotti sanitari e per il pagamento delle utenze domestiche.
Ci sono poi due bonus per le famiglie.
- Assegno unico e universale:
Spetta alle famiglie per ogni figlio minorenne a carico, per i nuovi nati a decorrere dal settimo mese di gravidanza e per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni.
Inoltre, vale per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.
Ci sono requisiti specifici, come precisa l’Inps.
L’importo viene determinato in base all’Isee eventualmente presentato del nucleo familiare del figlio beneficiario, tenuto conto dell’età dei figli a carico e di altri elementi.
Ma in quanto misura a carattere universale spetta anche a chi, in presenza dei requisiti, non presenta l’Isee: in questo caso verrà corrisposta la cifra minima.
Si prevede una quota variabile, da un massimo di 201 euro per ciascun figlio minore con un Isee fino a 17.227,33 euro a un minimo di 57,5 euro per ciascun figlio minore in assenza di Isee o con un Isee pari o superiore a 45.939,56 euro.
- Assegno maternità di base:
Conosciuto anche come “assegno di maternità dei comuni”, perché deve essere richiesto alle amministrazioni comunali.
Il regolamento è variabile a seconda del comune stesso, mentre l’importo è uguale per tutti.
Lo paga l’Inps ed è adeguato ogni anno all’inflazione.
Si tratta di un contributo mensile concesso per 5 mesi alle madri che non hanno accesso ad altre indennità di maternità e che abbiano un Isee inferiore a una certa soglia.
Per quest’anno l’importo è pari a 407,40 euro, mentre la soglia di Isee massimo per accedere al beneficio è pari a 20.382,90 euro.
- Bonus asilo nido:
Il bonus “asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione”, invece, ha un importo variabile in base all’Isee minorenni presentato.
Prevede nello specifico:
– un massimo di tremila euro all’anno per le famiglie con un Isee inferiore a 25.000 euro;
– un massimo di 2.500 euro all’anno per le famiglie con un Isee fra 25.001 e 40mila euro;
– un massimo di 1.500 euro all’anno per le famiglie con un Isee superiore a 40mila euro.
- Bonus psicologo:
E c’è infine il bonus psicologo, rifinanziato con 9,5 milioni di euro per il 2025.
Viene riconosciuto ai residenti in Italia che abbiano un Isee non superiore a 50mila euro, per le spese legate a sedute di psicoterapia.
L’incentivo è erogato solo una volta nel corso dell’anno.
Ecco le fasce di reddito e gli importi previsti:
– Isee inferiore a 15mila euro > fino a 1.500 euro;
– Isee tra 15mila e 30mila euro > fino a 1.000 euro;
– Isee tra 30mila e 50mila euro > fino a 500 euro.