Uno dei pochi lucani, sicuramente l’unico del suo anno, ad aver conseguito il prestigioso titolo presso l‘Istituto Nautico “Francesco Caracciolo” di Bari.
Parliamo di Lorenzo Sassone, 20enne di Melfi, un ragazzo con una passione per il mare quasi innata che ha voluto coltivare anche attraverso la disciplina, il confronto con un mondo che non sa solo di avventura ma anche di lavoro, di impegno, di sfida.
Un talento come pochi e con le idee ben chiare.
Gli incontri con il mare sin da piccolo, il fascino delle grandi navi e delle loro manovre. Il profumo dell’avventura che sa di blu profondo e di vento, i nuovi posti da esplorare e la determinazione e il coraggio nelle situazioni non facili: questo, e altro, è Lorenzo Sassone.
Lorenzo, il mare è sempre stato presente nella tua vita.
“Da piccolo andavo spesso a Genova per motivi di salute. Trascorrevo anche lunghi periodi e questo ha sicuramente influenzato il mio rapporto con il mare. Genova è probabilmente la città del mare per eccellenza, con una vocazione mercantile antichissima e prestigiosa. È una città alla quale devo molto perché è grazie soprattutto a lei che ho scoperto la mia inclinazione verso il mondo della navigazione”.
Da qui all’Istituto Nautico di Bari il passo è stato breve.
“Dopo il biennio al Liceo Scientifico di Melfi ho deciso di iscrivermi all’Istituto Caracciolo di Bari per seguire il corso di marina mercantile. È stato un cambiamento radicale per me. Il trasferimento, il vivere lontano da casa e dalla mia famiglia. Ma ero fermamente convinto di quello che facevo e questo mi ha aiutato tanto ad affrontare le novità.
Ti sei diplomato la scorsa settimana, come è andata?
“Benissimo. Ho affrontato le tre prove scritte, di cui la seconda dedicata alla navigazione, e il percorso che ho sviluppato per il colloquio orale si è incentrato sul naufragio della Costa Concordia, analizzando la tragedia dal punto di vista del comandante Schettino. Sicuramente un’idea originale ma significativa di come, in merito alla vicenda, ci siano diverse prese di posizione. La commissione ha valutato positivamente il mio lavoro e mi sono diplomato con il massimo dei voti“.
In questi anni hai sicuramente avuto modo di vivere esperienze a bordo.
“Una parte fondamentale è proprio l’esperienza pratica. Ho vissuto anche per 10 giorni su navi cargo dove ho imparato a fondo il linguaggio della navigazione che ha una sua specificità. Ci sono responsabilità importanti, compiti di un certo peso da eseguire. L’inglese è la lingua ufficiale: non è ad esempio possibile comunicare con la propria lingua con un collega connazionale, altrimenti si rischia un richiamo”.
La tua famiglia come ha preso la tua decisione di “prendere il largo”?
“All’inizio non è stato facile. L’idea di dover lasciare casa e affrontare un mondo completamente nuovo faceva un po’ paura ai miei genitori. Però con il tempo la situazione si è stabilizzata e i miei sono diventati dei grandi sostenitori”.
Quale sarà il prossimo passo?
“A Settembre proverò ad accedere all’Accademia Italiana di Marina Mercantile a Genova. Se verrò ammesso seguirò un nuovo percorso che durerà 3 anni. La vita “marinaia” non è semplice, lo ammetto. Ti porta a spostarti in continuazione, a stare lontano dagli affetti. È sempre in movimento. Ma è proprio questo lo spirito che anima il mondo della navigazione, mi sento di appartenere al mare”.
Facciamo i nostri complimenti a Lorenzo, per essere stato capace di ascoltare le sue inclinazioni e metterle a frutto. Gli auguriamo di continuare così, anzi sempre meglio per un futuro ricco di soddisfazioni e di avventure.
Di seguito alcune foto di Lorenzo a bordo.