MELFI, LADRO “BRUCIATO VIVO” DALL’ALTA TENSIONE E CITTÀ SENZA CORRENTE! OGGI POMERIGGIO…

6000 persone senza corrente per circa 10/15 minuti: è questo il bilancio del blackout avvenuto a Melfi oggi pomeriggio intorno alle 15:45.

Inizialmente si è pensato ad un blackout circoscritto ad alcune zone ma, improvvisamente, le segnalazioni nella cittadina federiciana sono aumentate a dismisura.

Le temperature molto elevate che si stanno avendo in questi giorni hanno dato adito a supposizioni di ogni genere: dai fili bruciati su alcune linee, a qualche lavoro di intervento straordinario, non segnalato dal Comune.

In realtà, niente di tutto questo, poiché la situazione si è rivelata più grave del previsto.

Il blackout è stato infatti opera di due ladri, che hanno pensato di rubare delle lastre di metallo che coprono i cunicoli della centrale elettrica (quella ad alta tensione di Contrada Serre) la quale alimenta tutto il bacino della città.

Una delle piastre che i ladri stavano tentando di rubare è scivolata dalle mani ed è finita sui cavi sottostanti, provocando appunto l’interruzione della linea.

Tempestivo l’intervento dei tecnici dell’Enel che, dopo aver visto del sangue sulle lastre, prontamente hanno avvisato i Carabinieri, i quali si sono recati immediatamente all’ospedale certi di trovare qualcuno ferito gravemente.

Qui infatti hanno individuato un ferito in gravissime condizioni.

L’uomo (uno dei due ladri) è gravemente ustionato e completamente irriconoscibile in seguito all’ustione riportata (dovuta al danneggiamento procurato dalla piastra ai cavi dell’alta tensione) ed è come se fosse “entrato in un forno” o “fosse stato investito in pieno da una grossa fiammata”.

La prognosi è riservata ed è stato disposto il suo trasferimento presso il Centro Grandi Ustionati “Cardarelli” di Napoli.

Secondo le prime indiscrezioni i due sarebbero residenti a Melfi e si suppone che le lastre che stavano provando a portar via fossero solo il primo passo per un furto più grande: quello dei consistenti cavi di rame presenti in quei cunicoli (i più grandi esistenti in zona).

Un gravissimo fatto di cronaca che fa capire l’importanza vitale di non avvicinarsi in alcune zone “protette”, soprattutto se non si dispone dell’esperienza e delle autorizzazioni necessarie.

Un tentativo di furto dunque finito davvero male.