È stato presentato ieri mattina a Potenza nella Sala Inguscio della Regione Basilicata, il programma per il reddito minimo di inserimento.
Sono circa 3900 in Basilicata i beneficiari della misura, che mira al reinserimento lavorativo attraverso progetti di pubblica utilità.
Si è trattato di un incontro operativo per l’avvio delle procedure tecniche che passano ora in capo alle amministrazioni comunali.
Per l’avvio definitivo, infatti, manca solo la firma della convenzione tra la Lab e i singoli comuni. Per tale motivo le amministrazioni sono state invitate a realizzare alcuni adempimenti tecnici al fine di firmare le convenzioni.
Le prime, come annunciato dal governatore, saranno sottoscritte tra comuni e Lab già dal prossimo Venerdì 1 Settembre.
Ha spiegato il Direttore Generale della Lab, Antonio Fiore:
“Per portare a compimento le procedure per l’avvio dei progetti di Reddito minimo di inserimento approvati dalla Regione seguiranno gli atti unilaterali dei beneficiari per la partecipazione al progetto di pubblica utilità e l’autodichiarazione per la permanenza dei requisiti.
La neo Agenzia regionale del Lavoro e apprendimento in Basilicata si occupa di tutte le tematiche afferenti il lavoro, dalla gestione dei centri per l’ impiego, al orientamento scolastico e di accompagnamento al lavoro.
Il reddito minimo di inserimento attiene all’inclusione sociale e si inserisce in un matching con le amministrazioni comunali.
Come Lab, ci occuperemo di trasferire e di accompagnare il percorso di condivisione delle procedure e degli aspetti tecnici in questa fase di avvio, oltre a certificare le competenze specifiche dei destinatari spendibili nel percorso lavorativo futuro anche fuori regione”.
Ha poi detto l’assessore alle Politiche della Persona, Flavia Franconi:
“Finalmente siamo al punto cruciale. Sono molto entusiasta, si tratta del frutto di un lavoro intenso di questa giunta e dell’Agenzia Regionale Lab, e che arriva contemporaneamente insieme al reddito minimo di inserimento nazionale.
Il nostro compito, insieme all’assessore Cifarelli, sarà quello di far convergere le due azioni e non di sovrapporle al fine di aumentare la platea delle persone.
Non si tratta di assegni di sussistenza, ma di reinserimento al lavoro. Credo sia un grande passo per una regione che sull’inclusività vuole essere leader del Sud”.
Dopo la presentazione della piattaforma informatica ai tecnici delle amministrazioni l’assessore regionale alla Formazione, Roberto Cifarelli, ha voluto sottolineare l’impegno della giunta verso la lotta alle povertà:
“Nonostante i passi in avanti il reddito minimo può essere visto come una fase di passaggio. L’obiettivo vero resta il lavoro.
Se in Basilicata migliorano le performance di Pil e occupazione significa che stiamo sulla buona strada, ma anche che vogliamo fare ancora di più.
La platea dei lavoratori interessati si aggira intorno alle 4 mila unità. Ma non escludiamo l’ipotesi che con la misura nazionale annunciata ieri si possa aumentare il numero dei beneficiari.
Ringrazio le organizzazioni sindacali con le quali abbiamo avviato un positivo confronto su diversi strumenti. Come la misura sui tirocini sociali, che approveremo a breve, per sostenere altre platee di lavoratori come quelli fuoriusciti dalla mobilità e gli ex Copes”.