Con la firma del decreto sull’Anticipo Pensionistico si apre una nuova possibilità che affianca quelle già esistenti.
Il Patronato Acli spiega:
“Con la firma del decreto sull’Ape volontario si apre per i lavoratori una nuova possibilità di anticipo pensionistico in aggiunta a quelle già esistenti.
Come è noto, l’Ape volontario consente di lasciare il lavoro, grazie ad un prestito.
Al momento della richiesta bisognerà avere almeno 63 anni di età, 3 anni e sette mesi di distanza massima dalla pensione di vecchiaia, 20 anni di contributi.
Essendo il decreto retroattivo, chi ha maturato i requisiti in una data compresa tra il primo maggio 2017 e la data di entrata in vigore del provvedimento potrà richiedere, entro 6 mesi, la corresponsione di tutti i ratei arretrati maturati”.
La direttrice del Patronato Acli Raffaella Ferrara ha spiegato:
“L’Ape volontario si affianca alle altre misure di “flessibilità pensionistica” introdotte dall’ultima legge di bilancio: APe Sociale e pensioni quota 41 per i lavoratori “precoci”.
Ma non vanno dimenticati i benefici già esistenti per lavori usuranti, opzione donna e cumulo gratuito.
Sono tutte possibili soluzioni per andare in pensione prima rispetto alla riforma Monti-Fornero del 2012”.