Continua la battaglia mediatica, a colpi di post e articoli, sulla recente vicenda che ha coinvolto la giornalista lucana Francesca Barra insultata sui social anche da un funzionario della Regione Basilicata.
Il caso “Barra” è finito addirittura in televisione tra le notizie diffuse dai TG nazionali, perché commenti pesanti come:
“Troie come te vanno arse vive” e auguri di “una morte atroce e lenta”,
che sono solo alcuni dei tanti messaggi rivolti alla donna e poi anche al suo compagno.
Tali offese sono assolutamente inaccettabili e toccano vari temi caldi come la violenza sulle donne, minori, diffamazione e bullismo.
I due personaggi pubblici hanno deciso di iniziare una relazione alla luce del sole: quindi quale sarebbe la loro colpa per meritare tanta cattiveria?
Il nuovo compagno della Barra, l’attore e regista italiano Claudio Santamaria ha postato due video su Instagram, dicendo:
“Voglio esprimere la mia più profonda indignazione e disgusto per il livello bassissimo e triviale in cui versa ancora la nostra società civile.
Mi riferisco a tutti i messaggi offensivi e minatori che ha ricevuto sui social la mia compagna, minacce di morte a lei, a me e – cosa ancora più grave – ai suoi figli.
Queste persone devono essere perseguite dalla legge e a loro deve essere tolta ogni libertà di espressione sui social, devono essere interdette da qualsiasi social network perché loro hanno perso questo diritto”.
La Barra intanto ha sporto denuncia contro il funzionario della Regione Basilicata perché intende andare avanti e portare la vicenda in tribunale.
La malcapitata giornalista lucana, appellandosi al codice deontologico per i dipendenti della Regione, ha chiesto al governatore lucano, Marcello Pittella di prendere provvedimenti disciplinari nei confronti del funzionario pubblico.
Oggi su giornalettismo.com si apprende che la Barra non è il primo personaggio pubblico a finire nel mirino del funzionario della Regione Basilicata:
“Non è la prima volta che Domenico Leccese, il funzionario della Regione Basilicata che sui social ha inviato messaggi offensivi alla giornalista Francesca Barra, si rende protagonista di simili episodi.
Già nel 2016 si era rivolto con epiteti volgari ad un’altra giornalista, Selvaggia Lucarelli, che di tutta risposta lo chiamò poi in diretta dal suo programma radiofonico Stanza Selvaggia su M2O.
Il funzionario imperversava da mesi definendo l’opinionista una «tettona alla ricerca di visibilità» o “tettona montata come i mobili dell’Ikea”.
Ora rischia per aver inviato minacce di morte, insulti, diffamazioni, alla Barra, ai suoi figli e al suo compagno, l’attore Claudio Santamaria”.
Il funzionario Leccese, ha fatto sapere:
“Mi dissocio nettamente da qualsiasi minaccia di morte fatta a Barra, ai suoi figli e a Santamaria.
Non voglio essere coinvolto in una storia perché qualcuno è in cerca di visibilità”.