In un’aula consiliare gremita di docenti e dirigenti scolastici in servizio e non, di ex alunni e famiglie, di tantissimi cittadini ed amici, Martedì 10 Ottobre 2017 si è tenuto a Melfi il convegno dell’Istituto Comprensivo “Berardi-Nitti” e dell’Amministrazione comunale, per ricordare il maestro Mauro Tartaglia, attore fondamentale dell’esperienza della Scuola Elementare a Tempo Pieno di Melfi, una “idea operante di scuola pubblica di chiaro profilo innovativo”, come l’ha definita Marco Rossi Doria nel suo messaggio scritto inviato per l’occasione.
Introducendo i lavori, Maria Filomena Guidi, Dirigente di quella scuola, ha ricordato l’obiettivo dell’iniziativa: non una mera celebrazione del ricordo di una persona tanto importante ed amata, ma la valorizzazione dell’esperienza di un maestro e di un gruppo di docenti il cui nuovo metodo di insegnamento e la visione di una scuola aperta che fa del territorio la vera aula dove il bambino impara, conosce e studia, ha contribuito dal basso al cambiamento, anche legislativo, della scuola lucana e nazionale.
Giovanni Vetritto, dirigente della Presidenza del Consiglio dei Ministri portando il saluto della Fondazione e dell’Associazione Nitti, ha sottolineato l’importanza dell’impegno civile e sociale oltre che educativo e politico di Mauro Tartaglia.
Antonio Campaniello, collega di Mauro di quel periodo, ha detto:
“Quella sperimentazione partita nei primi anni ’70 era sorretta dai grandi valori educativi di don Lorenzo Milani e del Movimento di cooperazione educativa del Maestro Mario Lodi. Ha prodotto un processo di rinnovamento didattico – metodologico – educativo nella formazione dei ragazzi e ha portato, pur tra mille difficoltà, al superamento delle classi – ghetto, quelle speciali per gli alunni handicappati dell’AIAS e quelle differenziali per ragazzi dal carattere difficile”.
La dott.ssa Raffaella Monico, Direttore sanitario del Centro di Melfi. ha ricordato:
“Una sperimentazione di grande valore sociale e formativo che l’AIAS ha sostenuto, mettendo a disposizione della scuola una propria èquipe qualificata”.
Insomma, una vera rivoluzione culturale nel mondo della scuola che, orgogliosamente, Mauro Tartaglia e i suoi colleghi sono riusciti a realizzare, anche con il supporto scientifico dell’ Università di Bari, come ha testimoniato il prof. Antonio Baldassarre, docente di Pedagogia Sperimentale che ha seguito per anni quella esperienza didattica.
L’Ispettore Tecnico Gerardo Antonio Pinto, intervenendo per l’Ufficio scolastico regionale ha aggiunto:
“Noi dobbiamo fermarci a riflettere per capire quanta sia ancora attuale quella scuola – laboratorio realizzato a Melfi, sapendo che i principi sperimentati di inclusione, di integrazione dei “diversi”, di valutazione formativa, di continuità educativa, di scuola pubblica di tutti e di ognuno, di coinvolgimento delle famiglie, sono essenziali ancora oggi, quanto e più di ieri”.
La sua ex alunna Donata Cerillo, facendosi portavoce delle tante testimonianze dei suoi compagni, allestite in una specifica mostra e trasmesse con dei video di esperienze educative fatte dagli alunni, ha ricordato di quanto fosse speciale il maestro Tartaglia.
A quelle esperienze didattiche si è riferita la maestra Anna Torregiani, insegnante in servizio ancora oggi, ricordando il lavoro di équipe di tutti i colleghi, lo spirito di gruppo nella programmazione dell’attività didattica, il rapporto costruttivo con le famiglie degli alunni, fattore essenziale per i buoni risultati dell’azione educativa.
Giuseppe Brescia, suo collega, ha ricordato:
“Mauro è stato un maestro che non ha mai smesso di essere tale, anche da pensionato, continuando la sua opera educativa con i ragazzi, visitando classi o invitando gli alunni presso il Centro Culturale dedicato alla storia e all’opera dello statista Francesco Saverio Nitti”.
Nelle conclusioni del convegno, il Sottosegretario all’Istruzione Vito De Filippo ha voluto con forza rimarcare il valore dell’opera educativa di Mauro Tartaglia, Medaglia d’oro al merito della Pubblica Istruzione, ma anche quella sociale da lui svolta come amministratore pubblico, sempre attento alle esigenze della sua comunità:
“Apprezzo moltissimo l’iniziativa di questa sera perché bisogna sempre partire dalla memoria per affrontare le sfide che il futuro ci riserva. E ricordare Mauro e il suo lavoro, per noi tutti è uno sprono a fare meglio e di più per tutta la Scuola italiana”.
Proprio per riconoscere a Mauro Tartaglia il suo valore di educatore appassionato e di uomo pubblico della comunità di Melfi, il Sindaco Livio Valvano ha annunciato la volontà di avanzare alla Giunta e all’intero Consiglio la proposta di intitolare a Lui la piscina comunale, fortemente voluta da Mauro per favorire lo sport tra i giovani.